FRONTE COMUNE

Siria, Mosca: ok cooperazione con Usa Poi l'accusa: raid americani non su Isis

Nel Paese continuano i bombardamenti russi: colpite le zone di Hama e Idlib. Damasco, sostenuta dal Cremlino, ha lanciato un'offensiva via terra contro i ribelli

07 Ott 2015 - 22:45
 © ansa

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Mosca è pronta ad accettare la proposta di Washington di "coordinare le azioni nella lotta al gruppo terroristico dello Stato islamico in Siria". Ad annunciarlo è il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, precisando che "è solo necessario concordare alcuni dettagli tecnici che saranno discussi dai rappresentanti del ministero della Difesa russo e del Pentagono". Poi l'accusa: "Crediamo che i raid Usa non sempre colpiscano terroristi".

Intanto continuano i bombardamenti nel Paese. Un'intensa ondata di raid russi ha colpito la provincia siriana di Hama e le zone limitrofe, nella vicina provincia di Idlib, nell'ovest della Siria. Lo ha reso noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Altre Ong parlano di raid su Palmira nei quali sarebbero stati uccisi almeno 15 jihadisti dell'Isis, ma Mosca ha smentito la notizia.

Mosca e Damasco bombardano i ribelli - Le truppe governative, sostenute dai raid russi, hanno lanciato un'offensiva di terra, nella Siria centrale, contro i ribelli e formazioni islamiche non appartenenti allo Stato islamico. Nella zona sono ancora molte le sacche di resistenza di miliziani anti-Assad. Lo ha riferito l'Osservatorio nazionale per i diritti umani. Né Mosca, né Damasco, tuttavia, hanno confermato le operazioni.

Le forze governative hanno lanciato attacchi su varie direttrici, in particolare verso le aree di Atshan, Al Sayad e Latmin. Le formazioni islamiche hanno da parte loro bombardato a colpi di razzi le postazioni governative nelle località di Morek, Maan, Al Masasina e Markba, distruggendo sette veicoli militari.

La Russia: "Abbiamo colpito postazioni dell'Isis" - Mosca sostiene di aver colpito obiettivi Isis in Siria con quattro navi lanciamissili della flottiglia del Mar Caspio ad una distanza di circa 1.500 km. Lo hanno reso noto il ministro della Difesa Serghiei Shoigu e Vladimir Putin, che ha evidenziato la buona performance dell'industria militare e il buon addestramento del personale.

Pentagono: "Jet cambia rotta per evitare caccia russo" - Almeno un velivolo militare americano ha dovuto modificare la sua rotta mentre sorvolava la Siria per evitare di avvicinarsi in maniera troppo pericolosa ad un jet russo. Lo fa sapere il Pentagono senza tuttavia riferire quando l'episodio sia accaduto.

Usa: 90% raid Russia non hanno colpito Isis - "Oltre il 90% dei bombardamenti russi in Siria non sono contro gli jihadisti ma contro gli oppositori di Assad". Lo ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato americano, John Kirby.

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