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È salito ad almeno 231 morti il bilancio delle vittime da quando giovedì sono scoppiate le violenze in Siria, dopo che l'Osservatorio siriano per i diritti umani ha denunciato "l'esecuzione" nell'ultima giornata di 136 civili alawiti da parte delle forze di sicurezza nella regione della minoranza musulmana da cui proviene l'ex presidente Bashar al-Assad, durante una vasta operazione di rastrellamento nell'ovest del Paese. Il direttore dell'osservatorio, Rami Abdel Rahmane, ha dichiarato all'Afp che "136 civili alawiti, tra cui almeno 13 donne e cinque bambini, sono stati giustiziati dalle forze di sicurezza nelle regioni di Banyas, Latakia e Jableh". Membri delle forze di sicurezza, compresi stranieri, hanno fatto irruzione nelle case e hanno ucciso i civili in esecuzioni sommarie, in particolare nella città di Banyas, ha aggiunto.