Secondo fonti vicine ai negoziati il padre gesuita, rapito alla fine di luglio del 2013, è in mano ai miliziani contrari alla guerra anti-regime. Ma le notizie risalgono ad alcune settimane fa, per questo le fonti invitano alla cautela. Farnesina: "Massimo riserbo"
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"Padre Dall'Oglio è ancora vivo ed è tenuto prigioniero nel nord della Siria da un ramo dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis), formazione qaedista ostile di fatto all'insurrezione anti-regime". Lo rivelano fonti vicine ai negoziati, che confermano che da mesi sono in corso "contatti a vari livelli nel Paese e all'estero per la liberazione del padre gesuita" scomparso alla fine del mese di luglio del 2013.
Le fonti, che fanno parte dell'Esercito libero siriano (Els), hanno però frenato gli entusiasmi invitando alla cautela poiché "le notizie sullo stato di salute di Dall'Oglio sono di qualche settimana fa e a causa dell'impenetrabilità della prigione dove è rinchiuso il gesuita non possono essere certe in maniera assoluta".
Farnesina: "Mantenere massimo riserbo" - "L'unità di crisi segue la vicenda con il massimo impegno, come per tutti i casi. E' opportuno mantenere il massimo riserbo". E' quanto riferisce la Farnesina sulle ultime indiscrezioni sulla prigionia di padre Paolo Dall'Oglio.
Sorella: non abbiamo sue notizie da mesi - "Noi non abbiamo notizie di Paolo da mesi". Così Immacolata Mauri, la sorella di padre Dall'Oglio ha commentato la voce circolata che il fratello è vivo. "Ho letto anch'io questa news, ma confermo che noi non abbiamo notizie", ha detto Mauri.