L'Unicef aggiorna il bilancio delle vittime dei bombardamenti di Idlib: 22 alunni e sei insegnanti morti nel crollo di un istituto, mentre ad Aleppo trucidati sei scolari
Scuole siriane nel mirino: negli ultimi due giorni nel Nord del Paese tre istituti sono stati colpiti dai raid governativi e dai terroristi. E si contano circa 30 bimbi morti. La prima mattanza tra i banchi a Idlib, nel Nord-ovest: 22 scolari e 6 insegnanti uccisi sotto i bombardamenti contro gli insorti, secondo l'Unicef. Sulla vicenda è intervenuta Mosca: "Non c'entriamo". Mentre ad Aleppo, sei bambini sono stati uccisi da "terroristi", tre in classe e tre a casa, come riporta l'agenzia siriana Sana, controllata dal governo di Damasco. Il grido di Save The Children: "Sono crimini di guerra".
L'attacco a Idlib Per l'Unicef, i raid che hanno colpito le due scuole a Idlib, sarebbero il più grave attacco su una scuola compiuto dall'inizio del conflitto nel Paese, con i 22 bimbi uccisi e i 6 insegnanti. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) parla di almeno 35 morti, tra cui 11 minori. Sulla vicenda è intervenuta la Russia. Il portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, come riporta la Tass, ha riferito: "Mosca non c'entra nulla e chiede alle istituzioni internazionali di iniziare subito un'inchiesta sull'omicidio dei 20 studenti".
La strage dei bimbi ad Aleppo Giovani vite perse anche nella città contesa di Aleppo. Sei bambini sono stati uccisi da "terroristi", secondo i media governativi siriani, che accusano gli oppositori armati di aver sparato razzi contro una scuola nel quartiere occidentale. L'agenzia siriana Sana, controllata da Damasco, afferma che tre minori sono stati uccisi nel bombardamento di artiglieria compiuto da "terroristi" contro una scuola e che altri tre sono morti nel bombardamento mentre si trovavano nella loro casa.
Il grido di Save The Children "Siamo sconvolti dalla notizia dei bombardamenti su una scuola a Idlib in Siria, che avrebbe causato la morte di 22 bambini. Non ci sono giustificazioni per gli attacchi a scuole o ad altre infrastrutture civili come gli ospedali, che dovrebbero essere localizzati dalle parti in conflitto: eppure tragedie di questo tipo continuano a verificarsi in Siria," afferma Nick Finney, direttore di Save the Children nel Nord-ovest della Siria.
"Delle 60 scuole supportate da Save the Children ad Idlib e nella vicina Aleppo, solo nel 2016 sono state 44 quelle colpite da bombardamenti e molte sono state gravemente danneggiate", prosegue Finney. "La maggior parte di questi attacchi sono avvenuti negli ultimi mesi, con l`intensificarsi delle violenze in tutto il Nord-ovest della Siria. Quest'anno, almeno 20 tra studenti e insegnanti delle nostre scuole sono rimasti uccisi o feriti: un tributo terribile pagato da civili innocenti. Chiediamo che si ponga immediatamente fine agli attacchi contro le scuole e che vengano accertate le responsabilità di chiunque bombardi oppure occupi una scuola. Questi attacchi costituiscono un potenziale crimine di guerra e devono essere oggetto di un'indagine internazionale", conclude Finney.