attivista no tav

Siria, un italiano combatte l'Isis con i curdi dell'Ypg

In un video diffuso dagli antagonisti di Infoaut, il torinese Davide Grasso lancia un appello al mondo politico

05 Set 2016 - 10:19

C'è anche un italiano tra le milizie curde dell'Ypg, impegnate a combattere l'Isis in Siria. Si tratterebbe di Davide Grasso, 36enne torinese, noto per essere un attivista No Tav. L'uomo da alcuni mesi si è unito alla lotta allo Stato Islamico e, in un video diffuso su Youtube dagli antagonisti di Infoaut, lancia un appello al mondo politico italiano. "Renzi interrompa subito i rapporti con la Turchia", dice Grasso nel filmato.

Divisa militare, kefiah e kalashnikov, il piemontese parla dal deserto, sul fronte di Raqqa, roccaforte dell'Isis. Grasso si sofferma sulla situazione critica nel nord della Siria, contestando le operazioni militari in zona della Turchia; in particolare, l'invasione di Jarabulus e i bombardamenti a Menbij, criticando l'operato del presidente Recep Erdogan.

Il militante dell'Ypg (l'Unità di Protezione Popolare del Kurdistan siriano) si rivolge ad alcuni politici italiani. Tra questi il premier Matteo Renzi, a cui chiede di interrompere "adesso ogni relazione commerciale, militare e diplomatica con lo Stato turco e dimostri così se davvero sta dalla parte di chi combatte i nemici dell'umanità".

Critiche invece a Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'UE per gli Affari Esteri e la politica di Sicurezza: "Sotto il suo mandato i rapporti dell'Unione Europea con la Turchia sono diventati sempre più imbarazzanti, al punto che si vogliono regalare miliardi di euro al sultano Erdogan, proprio quello che fa massacrare i civili curdi entro i suoi confini, che fa arrestare migliaia di oppositori, che da anni appoggia tutti i gruppi più reazionari che agiscono in Siria compreso l'Isis".

Infine, un attacco a Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord. "In questo spettacolo perdi continue occasioni per stare zitto; ad ogni nuovo attentato ti cali come un avvoltoio sui cadaveri ancora caldi delle vittime per imbastire la tua propaganda da quattro soldi, per cercare di mettere le persone le une contro le altre, per additare come colpevoli dei poveracci che non c'entrano niente", le dure affermazioni del combattente.

Sul suo profilo Facebook, Grasso pubblica aggiornamenti sul conflitto, accusando la Turchia di aver utilizzato armi chimiche sugli abitanti di Menbij. "La Turchia ha attaccato le Fds e le Ypg a nord di Menbij, a Derbesiye, Amude e Derik, ha oltrepassato il confine con la Siria a Kobane dove ha colpito la popolazione civile, e ha compiuto un orribile massacro con armi chimiche sugli abitanti dei villaggi alla periferia di Menbij. Gli sforzi delle Forze Siriane Democratiche e delle Ypg di evitare un'escalation sono duramente messe alla prova e i compagni hanno dovuto rispondere sia contro l'esercito turco che contro le milizie che esso appoggia (che tra l'altro stanno saccheggiando i villaggi curdi della regione di Sheba). Le potenze mondiali che hanno dato il via libera all'invasione turca portano la responsabilità di ciò che accadrà", si legge in un post datato 31 agosto.

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