Fotogallery - Slovacchia, attentato al premier Robert Fico
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Gli spari contro il primo ministro populista e filorusso hanno sollevato un'ondata di sdegno e shock a livello internazionale
Il premier slovacco Robert Fico è in bilico tra la vita e la morte per i colpi di pistola che gli ha sparato un 71enne, colpendolo anche all'addome, mentre era in una cittadina del centro della Slovacchia. L'attentato al primo ministro populista e filorusso di nuovo in carica da ottobre ha sollevato un'ondata di sdegno e shock a livello internazionale, dal presidente Joe Biden a quello russo Vladimir Putin, passando per i vertici dell'Ue che parlano di "attacco alla democrazia".
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Fico è stato colpito da tre dei cinque colpi esplosi dall'attentatore: due al braccio e uno all'addome. L'attacco è avvenuto davanti a un centro culturale di Handlova, cittadina a circa 200 km di auto a est della capitale Bratislava, dove si era appena tenuta una riunione di governo.
Fico è stato trasportato d'urgenza in elicottero all'ospedale Roosevelt di Banska Bystrica, circa 35 km in linea d'aria da Handlova, dov'è stato ricoverato in un primo momento in un'unità di chirurgia vascolare per poi essere operato. Un trasporto a Bratislava è stato giudicato troppo lungo vista la gravità delle sue condizioni: è "tra la vita e la morte", ha riferito infatti il governo slovacco in una nota nel primo pomeriggio, definendo l'attacco "un tentativo di omicidio".
Secondo l'emittente TA3, il primo ministro è stato posto in coma farmacologico dopo l'intervento, durato 4 ore. Ora, dicono, "tutto dipenderà dalle sue condizioni fisiche e dalla sua capacità di sopportare le ferite riportate". Il vicepremier slovacco Tomas Taraba è ottimista: "Fortunatamente, per quanto ne so, l'operazione è andata bene e credo che alla fine sopravviverà". Gli spari non hanno danneggiato le arterie principali.
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L'attentatore, che si nascondeva tra la folla radunata davanti all'edificio della riunione, prima di fare fuoco ha gridato "Robo, vieni qui!". I due video più rilanciati su internet mostrano i primi secondi dopo gli spari. In uno si vedono due uomini della sicurezza che trasportano di peso Fico facendolo entrare in un'Audi nera, con il premier che - evidentemente per la ferita allo stomaco - trascina i piedi. In un altro filmato due poliziotti e due persone in borghese ammanettano qualcuno riverso a terra: l'attentatore contro cui è stato avviato un procedimento penale per tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione.
I media slovacchi riferiscono che l'anziano, Juraj Cintula, ha sparato con una pistola legalmente posseduta. L'uomo aveva lavorato nel 2016 "per un servizio di sicurezza privato", ha pubblicato "diverse raccolte di poesie" oltre a un romanzo e ha anche raccolto firme per fondare un "movimento contro la violenza".
Il figlio ha ammesso che Cintula "non ha votato" per Fico, ma non sa spiegarsi il gesto del genitore. "L'ho fatto perché sono in disaccordo con le politiche del governo", ha confessato l'uomo durante l'interrogatorio di cui i media locali hanno rilanciato alcune immagini.
L'attentatore sarebbe legato al gruppo paramilitare filo-russo Slovenski Branci. Lo riferisce il giornalista investigativo ungherese Szabolcs Panyi su X. Lo stesso gruppo paramilitare slovacco, a sua volta connesso all'organizzazione di estrema destra Slovenské Hnutie Obrody, aveva condiviso su Facebook un'immagine con Juraj Cintula in un messaggio datato 16 gennaio 2016. Nel frattempo, secondo l'emittente televisiva "TV JOJ", la polizia ha arrestato la moglie di Cintula per interrogarla.
"E' stato un agguato politico", ha denunciato non a caso il ministro della Difesa Robert Kaliák accorso con altri colleghi all'ospedale di Banska Bystrica, dove il primo ministro è stato operato ed è in condizioni definite "straordinariamente gravi".
Quattro volte premier (aveva già guidato esecutivi nel 2006-10 e nel 2012-18), Fico è un veterano della politica slovacca che dopo aver vinto le elezioni del settembre scorso sta spostando l'orientamento della politica estera di Bratislava verso la Russia, allineandosi all'ungherese Viktor Orban: fra l'altro ha messo in discussione la sovranità dell'Ucraina e ha chiesto un compromesso con Mosca pur di far finire la guerra di aggressione russa. Da quando è in carica, e tenendo fede alla sua promessa di non fornire a Kiev "neanche un proiettile", ha smesso di inviare armi pagate con fondi pubblici agli ucraini.
Duro con migranti e minoranze Lgbt, Fico ha provocato proteste di massa con riforme controverse, tra cui una legge sui media accusata di compromettere l'imparzialità della televisione e della radio pubblica. A causa dell'attentato, due partiti di opposizione slovacchi hanno annullato una protesta indetta proprio in difesa dell'indipendenza della tv e radio pubblica.
"Condanniamo questo orribile atto di violenza", ha dichiarato Biden per una volta d'accordo con Putin che ha parlato di "crimine odioso" contro "uomo coraggioso". La presidenza di turno dell'Ue affidata al Belgio ha definito l'attentato "un attacco alla democrazia", concetto utilizzato anche dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Mentre il premier Giorgia Meloni ha detto di aver appreso "con profondo sconcerto la notizia del vile attentato al primo ministro Robert Fico. Tutti i miei pensieri sono per lui, la sua famiglia e l'amico popolo slovacco. Anche a nome del governo italiano - ha aggiunto Meloni - desidero esprimere la più ferma condanna di ogni forma di violenza e attacco ai principi cardine della democrazia e delle libertà". Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Il criminale ed insensato gesto di violenza contro il capo del governo della Repubblica slovacca costituisce un fatto di eccezionale gravità non soltanto per il suo Paese ma per tutta l'Unione europea".