La sentenza riguarda Zoltan Andrusko, che ha trasmesso, in cambio di soldi, il mandato di uccidere il reporter 27enne ai killer
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C'è una prima sentenza nel processo per l'omicidio del giornalista slovacco Jan Kuciak, ucciso nel 2018 insieme alla fidanzata. Si tratta di Zoltan Andrusko, condannato a 15 anni di carcere per aver trasmesso, in cambio di soldi, il mandato di uccidere Kuciak ai killer. Andrusko ha collaborato con la giustizia. Il reporter, che aveva solo 27 anni, aveva scritto diversi articoli sui rapporti fra politica locale e mafia.
Kuciak e la fidanzata erano stati uccisi mentre il reporter si apprestava a pubblicare un articolo su presunti legami fra uomini politici slovacchi e la 'ndrangheta. Il caso scioccò il Paese provocando massicce proteste che ebbero un effetto sul governo del partito Smer-SD, portando alle dimissioni dell'allora premier Robert Fico. Kuciak indagava sulla corruzione e più precisamente sulle attività di Marian Kocner, ricco imprenditore e promotore immobiliare.
Zoltan Andrusko, proprietario di una pizzeria, è stato coinvolto nel caso dell'omicidio dalla sua amica Alena Zsuzsova, l'interprete di Kocner. Secondo l'atto d'accusa, è lei che gli ha chiesto di trovare dei sicari pronti a uccidere Jan Kuciak. Marian Kocner, Alena Zsuzsova e i due presunti esecutori materiali del crimine, tutti in detenzione, andranno a giudizio a gennaio.
Secondo la Corte, Zoltan Andrusko comparirà in qualità di testimone in questo processo principale. Marian Kocner, 56 anni, oggetto di altre azioni legali per operazioni finanziarie sospette e frode fiscale, era noto per la sua ostilità nei confronti dei giornalisti, che era solito insultare e minacciare.