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Anche Cher è arrivata a Islamabad per sostenere la causa dell'animale, vissuto a lungo in pessime condizioni Il salvataggio realizzato grazie a Four Paws International
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E' rimasto per otto anni in uno zoo pakistano, dove ha vissuto in solitudine. Ma finalmente per Kaavan, l'elefante rimasto "solo al mondo", è cominciato il viaggio verso la sua nuova casa in Cambogia, dove troverà altri "amici" della sua specie con i quali condividere le sue giornate.
Trasferimento aereo - Gli operatori hanno dovuto lavorare parecchie ore per far entrare Laavan nella gabbia metallica che lo trasporterà, in aereo, nel passaggio forse più cruciale dell'operazione salvataggio: Kaavan passerà dalla cattività e dalle brutte condizioni in cui è vissuto per 35 anni a una situazione molto più adatta a lui.
Campagna Kaavan in atto dal 2016 - Se Kaavan si fosse rifiutato di entrare nella gabbia, ha detto un portavoce dell'organizzazione per i diritti degli animali Four Paws International, sarebbe stata necessaria un'attesa di mesi prima di tentare di nuovo, per consentire di far ritrovare all'elefante serenità e fiducia. E' dal 2016 che l'organizzazione guida la campagna per salvare Kaavan.
Cher a fianco di Kaavan - Negli ultimi giorni a supportare il caso di Kaavan è intervenuta anche l'attrice e cantante statunitense Cher, arrivata a Islamabad proprio per attirare l'attenzione sui diritti degli animali e sull'importanza di salvare l'animale. Le condizioni dello zoo in cui è stato rinchiuso finora sono così drammatiche che un tribunale ad agosto ne aveva ordinato la chiusura.
Verso una nuova vita - "Ad attendere Kaavan nel suo nuovo rifugio in Cambogia ci sono tre signore - ha detto il veterinario Amir Khalil di Four Paws, che da mesi cura l'elefante -, tre elefantesse asiatiche. Kaavan potrà avere una nuova compagna e condividere con lei la sua nuova vita". L'elefante viaggerà su un aereo cargo russo, diretto verso un rifugio che si estende su 100 chilometri quadrati.
Otto anni di solitudine - La vita solitaria di Kaavan è cominciata nel 2012, anno in cui morì Saheli, sua partner fino ad allora. Saheli era morta a causa di una piccola infezione non curata a una zampa, che era poi degenerata in cancrena. Il suo corpo senza vita era stato abbandonato per giorni nella gabbia prima che il personale dello zoo lo trasferisse. Per gran parte della sua vita in Pakistan, Kaavan è stato tenuto incatenato in un piccolo spazio, vicino a una pozza d'acqua, e tale situazione gli ha anche causato danni alle zampe. Da tempo l'animale dava segni di problemi di salute mentale: trascorreva le sue giornate muovendo la testa da un lato all'altro, che negli elefanti indica noia e tristezza. Gli elefanti sono animali sociali, che vivono bene in compagnia dei loro simili.