NONOSTANTE LE MINACCE

Sony: in Usa sarà tramesso "The Interview" Nuovo collasso di Internet in NordCorea

Il controverso lungometraggio su Kim Jong Un nelle sale il giorno di Natale

23 Dic 2014 - 19:03
 © ansa

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Il giorno di Natale alcune sale cinematografiche statunitensi trasmetteranno "The Interview", il controverso lungometraggio sul leader della Corea del Nord, Kim Jong Un. Lo ha confermato la Sony Pictures. "Non abbiamo mai rinunciato al film", ha detto un responsabile del colosso cinematografico alla Cnbc. La Sony, nei giorni scorsi, ha subito un attacco hacker e minacce di ritorsioni da Pyongyang affinché non distribuisse la pellicola.

Sony: in Usa sarà tramesso "The Interview" Nuovo collasso di Internet in NordCorea

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© ansa  | Il Plaza Theatre di Atlanta, in Georgia, ha annunciato che trasmetterà il film
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© ansa | Il Plaza Theatre di Atlanta, in Georgia, ha annunciato che trasmetterà il film

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Non è ancora chiaro quante e quali sale trasmetteranno "The Interview". Nelle ultime ore diverse sale indipendenti si erano dette disponibili a trasmettere la pellicola, che è una satira sul leader nordcoreano, il cui regime è accusato di essere dietro agli hacker che hanno attaccato la Sony Pictures per convicerla a cancellare la distribuzione nelle sale.

Festa su Twitter: vittoria su terroristi - La Rete festeggia. Su Twitter in molti esultano e parlano di "vittoria contro i terroristi" che hanno minacciato l'uscita del film. C'è anche chi fa polemica, mettendo in evidenza come la storia degli attacchi possa essere stata usata solo per aumentare le vendite.

Corea del Nord, nuovo collasso Rete - Intanto in Corea del Nord si registra un nuovo collasso di Internet. Lo ha reso noto la società di sicurezza informatica americana Dyn Research. Le quattro reti di connessione nordcoreane, gestite dalla cinese China Unicom, sono fuori servizio dal primo pomeriggio dopo avere mostrato una serie di rallentamenti.

Già lunedì si era verificata un'interruzione della Rete. E c'è stato chi ha ipotizzato si fosse trattato di una rappresaglia americana proprio per il sabotaggio subito dalla Sony Pictures, che è stato attribuito da Washington ai nordcoreani.

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