La decisione del governo di bloccare l'accesso a 80 luoghi di culto non controllati dallo Stato crea tensione con i cittadini
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Tensione a Sousse, in Tunisia, dove sono avvenuti alcuni scontri tra la polizia e un gruppo di fedeli, furiosi a causa dell'applicazione del provvedimento di chiusura delle moschee fuori dal controllo statale, disposto dopo la strage nei resort. Secondo i media locali, la folla ha iniziato a lanciare pietre contro gli agenti che hanno risposto con i gas lacrimogeni.
La decisione di chiudere 80 moschee, per incitamento alla violenza, era stata presa nei giorni immediatamente successivi al massacro ed era stata annunciata direttamente dal primo ministro, Habid Essid.