La scoperta di una 19enne

Spagna, furono scambiate alla nascita: chiesti danni per 3 milioni di euro

Durante una battaglia legale in famiglia, una 19enne di Logroño ha fatto l'amara scoperta. Il caso è finito sui media nazionali

08 Set 2021 - 07:42
 © ansa

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Una 19enne nata a Logroño, in Spagna, reclama un risarcimento di oltre tre milioni di euro per esser stata scambiata alla nascita con un'altra persona ed essere cresciuta in una famiglia diversa da quella biologica. E' il caso clamoroso svelato dal giornale locale La Rioja (nome anche della regione dove sono avvenuti i fatti) e poi ripreso dai media nazionali.

La vicenda - Secondo quanto riportato, le due bimbe nacquero lo stesso giorno in un ospedale di Logroño ora dismesso. Le neonate furono incubate prima del contatto con le rispettive madri; lo scambio sarebbe avvenuto dopo quella fase. Ci sono voluti pero' 15 anni prima che una delle due coinvolte - la cui identità non è stata resa pubblica - venisse a conoscenza dell'errore.

Ed è stato per una disputa giudiziaria avviata da sua nonna (teorica) nei confronti del padre (anche lui non biologico): la donna, che aveva avuto in carico la tutela della bambina, lo aveva accusato di non passare gli alimenti per la nipote. L'uomo si rifiutò di farlo, dicendo che non era sua figlia.

Analisi del Dna disposti da un tribunale confermarono quella versione. La ragazza accortasi di esser stata scambiata alla nascita ha poi avviato una battaglia legale per farsi riconoscere i danni subiti.

La richiesta di tre milioni di euro è attualmente congelata perché la giustizia è in attesa di un esame del dna del possibile padre biologico, spiega il giornale La Rioja. La probabile madre biologica è invece deceduta nel 2018.

Secondo El País, l'altra 19enne coinvolta nella vicenda è stata informata dei fatti, ma la sua posizione a riguardo non è stata resa nota. L'assessora regionale alla Salute de La Rioja, Sara Alba, ha dichiarato ai cronisti che lo scambio fu causato da "un errore umano" ma "non è stato possibile" individuare il responsabile.

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