IL PAESE IN STALLO

Spagna, prove di dialogo post votoRajoy cerca le larghe intese

"La Spagna non può permettersi un periodo di stallo politico", ha affermato il premier invitando gli altri partiti ad agire con "senso di responsabilità e lungimiranza politica"

22 Dic 2015 - 09:32

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Malgrado il no dei socialisti di Sanchez, il premier Mariano Rajoy, fresco vincitore delle ultime elezioni spagnole ma senza una maggioranza per fare il governo, si è nuovamente detto pronto al dialogo con gli altri partiti per tentare di formare un "esecutivo stabile". "La Spagna non può permettersi un periodo di stallo politico" ha affermato, invitando i dirigenti degli altri partiti ad agire con "senso di responsabilità e lungimiranza politica".

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Il premier non ha però precisato con quali partiti avvierà conversazioni. Il Pp è arrivato primo con 123 seggi su 350 davanti a Psoe (90), Podemos (69), Ciudadanos (40), i due partiti indipendentisti catalani (9 e 8) e i nazionalisti baschi del Pnv (6).

Rajoy ha detto che condurra' il dialogo con gli altri partiti "con generosità e con lo sguardo posto verso l'interesse generale della Spagna". Il premier spagnolo ha anche rilevato che il Pp continua ad avere la maggioranza assoluta nel Senato e quindi puo' bloccare qualsiasi riforma costituzionale.

Intanto il segretario di Podemos Pablo Iglesias ha ribadito che il partito post-indignado chiede la convocazione di un referendum sull'indipendenza della Catalogna, per il quale secondo diversi analisti potrebbe essere necessaria una modifica della Costituzione.

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