Le priorità del governo iberico

Spagna, Sánchez annuncia un aumento immediato del salario minimo

La soglia minima è ora fissata a 950 euro. "Ripresa economica" e "più giustizia sociale" tra gli obiettivi del governo di centrosinistra per il prossimo futuro

01 Set 2021 - 17:18
Il premier Pedro Sanchez © ansa

Il premier Pedro Sanchez © ansa

La Spagna aumenterà il salario minimo legale. Lo ha dichiarato il premier Pedro Sánchez in un discorso di presentazione dei piani del governo al rientro dalla pausa estiva. Il primo ministro iberico ha indicato tra le priorità del suo esecutivo, formato da una una coalizione tra il Partito Socialista e Unidas Podemos, l'introduzione di un un "aumento immediato" del salario minimo.

A differenza di quanto accade in Italia e in altri paesi europei, nel Paese iberico il salario minimo è fissato da una norma nazionale, attualmente pari a 950 euro al mese. Sánchez è stato già nel 2019 fautore del più grande aumento del salario minimo realizzato negli ultimi tempi, pari al 22,3%, che ha portato la soglia minima degli stipendi a 900 euro. Oggi il premier torna sull'argomento, promettendo un nuovo incremento, che dovrebbe diventare ufficiale entro la fine dell'anno. La proposta si inserisce nel progetto di "far coincidere la ripresa economica" dopo la pandemia "con più giustizia sociale", attraverso "l'unità di attori pubblici e privati" e "avanzare con un'agenda riformista grazie ai fondi europei".

Il premier spagnolo ha poi parlato delle principali sfide che attendono il Paese nell'immediato futuro. Prime tra tutte, le riforme del mercato del lavoro e quelle delle pensioni. Tra queste le prime costituiscono tra l'altro uno dei requisiti indicati da Bruxelles per ottenere gli aiuti del Recovery. Lavoro e attenzione alle fasce più in difficoltà della società saranno gli ambiti di lavoro principali per il governo spagnolo. Sánchez ha fatto riferimento in particolare ai continui aumenti del prezzo dell'elettricità, a svantaggio di sempre più famiglie e aziende del Paese. Limitare e frenare questa tendenza è stata e continuerà ad essere - ha chiarito il primo ministro - uno degli impegni del governo.

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