Numerose persone, contrarie alla guerra, scappano in Finlandia per sfuggire al controllo di Putin
Mentre in Ucraina si continua a combattere e i negoziati sembrano proseguire a fatica, in Russia cresce il dissenso nei confronti di Putin e dell'operazione militare speciale. Come testimoniato da "Le Iene" durante la puntata di mercoledì 16 marzo, migliaia di cittadini stanno lasciando la Russia per approdare in varie capitali europee, dissociandosi così dal conflitto e il regime.
L'inviato Gaetano Pecoraro ha spiegato come inizialmente l'esodo avveniva principalmente attraverso i voli internazionali, ma dopo le sanzioni la migliore via di fuga è il treno che collega San Pietroburgo a Helsinki, capitale della Finlandia. Qui, la Iena ha intercettato diverse persone che manifestano tutta la loro paura e le difficoltà lavorative riscontrate dopo l'inizio dell'invasione russa in Ucraina.
"Lavorare con questo crollo del rublo è diventato veramente difficile - spiega un produttore di sacchetti della spazzatura - Le sanzioni non colpiscono il governo, ma le persone normali. Non si sa che fine faremo". Un'altra donna, impegnata in operazioni di marketing con diversi clienti europei, ha deciso di lasciare Mosca con i suoi due figli e racconta il terrore che i russi respirano in queste ore di totale incertezza.
C'è anche chi, dopo essersi visto bloccare le carte di credito, ha deciso di fuggire senza una vera e propria organizzazione, come Anastasia. "Mi spaventa che nelle scuole viene fatto il lavaggio del cervello - racconta la musicista, impegnata in una scuola - Dovunque c'è propaganda, con libri che esaltano il patriottismo e il presidente Putin. Io sono una persona libera che ha scelto di essere libera anche sotto una dittatura. Perciò me ne sono andata".