Francia, dopo Charlie Hebdo minacce al settimanale satirico Le Canard Enchainé
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Nel mirino dei terroristi è finito un altro giornale d'oltralpe. Il direttore di Europol: "Cinquemila fighter europei pronti a colpire. Più grave minaccia dall'11 settembre"
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"Adesso tocca a voi": è il messaggio minatorio che sarebbe stato ricevuto dal settimanale satirico francese Le Canard Enchainé dopo l'attacco contro Charlie Hebdo. Lo rivela lo stesso giornale in edicola mercoledì. La Procura ha aperto un'inchiesta e ha rafforzato la protezione della redazione.
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Il settimanale, che quest'anno compie un secolo di vita, ha specificato di aver ricevuto un messaggio in una breve a fondo pagina, precisando che gli autori delle minacce promettono ai redattori del Canard di tagliarli "con l'accetta".
Europol: "Cinquemila fighter europei possono colpire" - Intanto Rob Wainwright, direttore di Europol, parlando di fronte a una commissione del Parlamento britannico, ha avvertito: "Ci sono fra i 3mila e i 5mila fighter europei in Medio Oriente che potrebbero compiere attentati terroristici una volta tornati in patria". Secondo Wainwright, l'Europa ha di fronte "la più grave minaccia terroristica dall'11 settembre".
"Chiaramente abbiamo a che fare con un largo gruppo di uomini, in prevalenza giovani, che possono tornare in patria e hanno il potenziale o la volontà e la capacità di portare a termine attacchi terroristici come quelli che abbiamo visto a Parigi la scorsa settimana", ha detto ancora il direttore di Europol. La sua organizzazione ha già raccolto i nominativi di 2.500 sospetti jihadisti forniti dalle agenzie di sicurezza degli Stati membri.
Gb, predicatore: "Atto di guerra, ci saranno ripercussioni" - Il nuovo numero di Charlie Hebdo con Maometto in lacrime è "un atto di guerra". Lo ha detto il predicatore integralista britannico Anjem Choudary . "Non è solo una vignetta: insulta, ridicolizza e provoca", ha proseguito, affermando che questa iniziativa di fronte a una corte della Sharia verrebbe condannata con la pena capitale. "Sono sicuro - ha concluso - che ci sarà qualcuno da qualche parte che si farà giustizia con le proprie mani"