L'uomo, arrestato venerdì a Anderlecht, è stato formalmente accusato di terrorismo
Mohamed Abrini, arrestato venerdì a Anderlecht, è stato formalmente accusato di associazione terroristica nell'ambito delle indagini sugli attentati di Parigi e posto in stato di arresto. Lo ha riferito la procura belga. E' stato lui stesso a dire di essere "l'uomo con il cappello", ossia il terzo uomo presente al momento degli attentati dell'aeroporto di Bruxelles. Nel complesso, sono 4 le persone fermate durante il blitz di Anderlecht.
Abrini: "Dopo l'attacco ho venduto il cappello" - Abrini è stato messo davanti ai risultati di diversi esami di esperti e "ha confessato la sua presenza sulla scena del crimine" all'aeroporto di Zaventem, ha spiegato la procura, aggiungendo che l'uomo "ha detto di avere buttato il suo gilet nella spazzatura e di avere poi rivenduto il suo cappello". Inoltre Abrini, secondo i media, avrebbe rivelato che, dopo l'arresto di Salah Abdeslam, l'attentato del 22 marzo è stato compiuto a Bruxelles ma la cellula intendeva colpire nuovamente Parigi.
Osama Krayem è il secondo uomo di Maelbeek - "Le indagini hanno permesso di accertare che Osama Krayem è il secondo uomo che era presente al momento dell'attentato compiuto nella stazione della metro di Maelbeek", ha sottolineato la procura federale del Belgio, confermando anche che Krayem è l'uomo che al centro commerciale City2 di Bruxelles ha comprato i borsoni serviti per gli attentati. Krayem è dunque la persona ripresa nella metropolitana Pétillon di Bruxelles con il kamikaze della metro Khalid El Bakraoui prima che questi si facesse esplodere nella stazione di Maelbeek. L'uomo ha cittadinanza svedese ma è di origine siriana.
Un altro sospetto è stato arrestato insieme con Osama Krayem ed è stato identificato come il 25enne cittadino ruandese Herve B.M., "sospettato di aver offerto assistenza a Mohamed Abrini oltre che allo stesso Osama". E' stato incriminato per aver partecipato alle attività di un gruppo terrorista e di "complicità in omicidi terroristici". La procura ha aggiunto che un altro uomo, Bilal E.M., è stato incriminato per partecipazione alle "attività di un gruppo terrorista e complicità in omicidi terroristici", per i sospetti aiuti forniti ad Abrini e Krayem.
Ancora nascosta a Bruxelles una sacca con esplosivo? - Confermato infine quanto già emerso dal racconto di testimoni, cioè che una perquisizione è stata eseguita sabato mattina nel quartiere di Etterbeek, precisamente in un appartamento in rue des Casernes, spiegando che si pensava potesse trattarsi di un covo ma che in realtà non era così. In queste perquisizioni non sono state trovate né armi né esplosivi ma gli investigatori temono che una sacca riempita di esplosivo sia ancora nascosta a Bruxelles, nella mani di un terzo complice di Salah Abdeslam. Lo riportano De Staandard e Le Soir.