Tre anni fa si era salvato per miracolo, insieme al padre, durante l'attacco terroristico alla maratona di Boston. Martedì il 19enne è scampato anche a quello all'aeroporto di Bruxelles Gli altri superstiti dell'attentato
© blog-ufficiale
Era già sopravvissuto a un attentato, quello della maratona di Boston del 2013. Martedì Mason Wells, mormone 19enne di Sandy, nello Utah, è di nuovo sopravvissuto a un attacco terroristico, quello all'aeroporto di Bruxelles. E' rimasto ferito (ustioni, schegge, una ferita alla testa e una al tendine di Achille), ma è vivo. Per la seconda volta.
"Spero che ora si sia finalmente giocato le probabilità di tutta una vita di restare coinvolto in un attacco terroristico, e non gli succeda più nulla", commenta il padre del giovane, Chad, che insieme a lui era scampato per miracolo all'attentato di Boston. "Credo - prosegue - che questa esperienza lo renderà una persone più forte. Magari proprio ciò che ha passato a Boston l'ha aiutato a sopravvivere in questa occasione".
Mason, al quale mancano quattro mesi per terminare la sua missione biennale in Europa come mormone, ha intenzione, una volta rientrato a casa, di iscriversi alla facoltà di ingegneria dell'Università dello Utah, ma secondo il padre sta ancora valutando la possibilità, dopo essersela lasciata sfuggire quando era al liceo, di provare a entrare all'Accademia navale per diventare ufficiale di marina.
"Quando ho saputo dell'attentato sono rimasto scioccato, ho subito chiamato la missione di mio figlio e mi hanno detto che era ferito ma vivo. Non possiamo che essere felici del fatto che sia sopravvissuto". Assieme al giovane, all'aeroporto di Bruxelles c'erano altri due missionari mormoni, il 66enne Richard Norby, e il 20enne Joseph Empey, che sono rimasti feriti e sono ora ricoverati in ospedale.