Thomas Salbey, 57 anni, era in casa quando ha sentito gli spari provenire dal Mc Donald's e dall'alto, tra un insulto e l'altro rivolto al 18enne, dava indicazioni alla polizia per la sua cattura
Non ha avuto paura, nemmeno quando dall'arma, che credeva sparasse a salve, è partito un colpo contro di lui che ha lasciato un buco sul muro del balcone. Era in casa a bere una birra, Thomas Salbey, il 57enne ritenuto una sorta di eroe nella strage di Monaco. Quando ha sentito i primi colpi esplosi dal 18enne Ali Sonboly, non ha sbarrato porte e finestre, ma si è affacciato per capire cosa stesse accadendo, lanciando anche la bottiglia contro quel losco figuro armato. E quando il terrorista ha cercato una via di fuga sul tetto ha iniziato a insultarlo e, tra un improperio e l'altro, dava indicazioni alla polizia che gli stava dando la caccia. Parole e immagini, riprese dal cellulare di un altro vicino di casa, hanno fatto il giro del mondo.
Pochi capelli e una faccia rubiconda incorniciata da una rada barba bianca: Thomas Salbey ricorda quegli attimi terribili con il killer in azione. "Mi stavo scolando una birra in santa pace - ha raccontato alla Bild che lo ha raggiunto a casa - quando ho sentito gli spari al Mc Donald's. Mi sono affacciato, ho visto il tizio con la pistola e gli ho scagliato la bottiglia contro". La bottiglia si è infranta sul tetto di vetro, "non credo che se ne sia accorto", ha detto.
Il filmato che lo ha reso famoso in tutto il mondo non lo ha girato lui, ma un vicino di casa, anche lui molto coraggioso. Salbey, però, non si dà troppe arie: "Non ho avuto paura, anche perché ho pensato che sparasse a salve". E invece quando il killer si è stufato di quel surreale scambio di improperi in stretto dialetto bavarese, fatto di "co...ne, str..zo e straniero di m.", un colpo di pistola glielo ha indirizzato davvero. Il foro è ben visibile su una parete del balcone.
"Allora mi sono riparato, ma ho ancora fatto in tempo a vedere come si muoveva, era molto tranquillo", ha aggiunto. Il 18enne era sul tetto adibito a parcheggio del centro commerciale quando Salbey è arrivato sul balcone. Il suo palazzo sovrasta il centro, dall'alto la visuale era perfetta, anche perché il parcheggio era completamente vuoto.
"La scena si è svolta proprio sotto di noi - ricorda Salbey - ho visto la gente scappare dal centro commerciale, poi ho visto il killer e all'inizio ho pensato che sparasse con un fucile". Si è accorto dopo che aveva una pistola e a quel punto ha urlato per richiamare l'attenzione della polizia. Nel video si sente chiaramente la sua voce concitata che indica alle forze dell'ordine la posizione del killer, tra una parolaccia e l'altra: "La polizia non sapeva dove si fosse nascosto l'uomo, gliel'ho indicato io", conclude con orgoglio.