Tra loro anche una ex concorrente del reality "The Apprentice" condotto negli Usa proprio da Trump. Il suo staff: "Accuse ridicole"
Spunta un'altra donna ad accusare Donald Trump di molestie sessuali. Si tratta di Summer Zervos, una ex concorrente dello show tv "The Apprentice" condotto proprio da Trump. In una conferenza stampa a Los Angeles, dove vive, la donna ha sostenuto tra le lacrime che il tycoon la baciò e la toccò dappertutto quando si incontrarono nel 2007 nel suo ufficio a New York per discutere di alcune opportunità di lavoro.
L'anno prima la donna aveva preso parte allo show ed era stata la prima concorrente ad essere stata "licenziata" da Trump, dopo che l'aveva interrotto. Ma poi continuò a frequentarlo come potenziale datore di lavoro. Il suo avvocato ha riferito che non ha al momento intenzione di citare Trump in giudizio.
Solo poche ore prima, a parlare era stata la fotografa californiana Kristin Anderson, oggi 46enne. La donna ha raccontato al Washington Post di essere stata molestata dal tycoon all'inizio degli anni '90 in un locale notturno di Manhattan, a New York. Quella sera, ha raccontato, stava chiacchierando con un gruppo di amici nel locale, senza rendersi conto della presenza di un uomo che era seduto accanto a lei su un divano. La donna ha spiegato che si è accorta della presenza dell'uomo solo quando ha sentito le dita che scivolavano sotto la sua minigonna: a quel punto avrebbe spinto via la mano e sarebbe fuggita dal divano, girandosi poi per vedere l'uomo in faccia e identificandolo come Donald Trump. "Il suo aspetto fisico era così caratteristico, con i capelli e le sopracciglia. Voglio dire, nessuno ha queste sopracciglia", ha detto.
"È un caso di aggressione sessuale ed è qualcosa che ha riguardato me. Sono sempre stata in silenzio. E perché dovrei continuare a stare in silenzio? Di fatto tutte le donne dovrebbero denunciarlo", ha spiegato. All'epoca dei fatti era una 20enne e aspirava a fare la modella. "E' tutto falso, chi lo accusa sta cercando pubblicità gratis", ha replicato la portavoce del magnate newyorkese, Hope Hicks.