Nella bufera

Trump jr paragona i rifugiati a confetti avvelenati: sdegno sul web

La polemica dopo la pubblicazione di un tweet. I produttori di cioccolatini: "Stiamo parlando di persone, non di caramelle"

20 Set 2016 - 13:08

Donald Trump jr, figlio dell'omonimo candidato repubblicano alla Casa Bianca, torna ad agitare l'universo di Twitter. Dopo la foto con i fratelli che aveva scatenato le ironie del web, arriva un intervento a gamba tesa sulla tragedia dei rifugiati. "Se avessi una scatola di skittles - caramelline - e vi dicessi che solo tre di quelle potrebbero uccidervi, ne prendereste una manciata?". Un accostamento non gradito dalla Rete.

Jon Favreau, uno degli ex consiglieri per la comunicazione del presidente Barack Obama, ha twittato in rispota la celebre foto del bambino siriano scioccato dal conflitto. Jason Sparks, altro uomo vicino all'attuale Presidente, ha commentato: "Decine di migliaia di bambini siriani sono stati uccisi in guerra. Non sono skittles. Sono bambini. Come i tuoi". Grande anche lo sdegno di utenti comuni, che in poco tempo hanno fatto diventare di tendenza l'hashtag skittles

È intervenuta perfino la nota marca di snack Mars, sempre sul social dei cinguettii: "Gli skittles sono caramelle, i rifugiati sono persone. È un'analogia inappropriata. Noi, rispettosamente, ci asterremo da ulteriori commenti che potrebbero essere male interpretati come marketing".

Il tweet di Trump jr era in realtà un "meme" lanciato da Joe Walsh, ex parlamentare repubblicano dell'Illinois, che il figlio del magnate americano aveva voluto condividere. Le critiche, però. sono piovute tutte in testa a lui e non al primo autore del disegno.

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