Il tycoon supera gli avversari di oltre 35 punti e conquista tutti i delegati in palio. La Clinton batte Sanders di 15 punti
Donald Trump trionfa alle primarie repubblicane di New York. Il tycoon, originario proprio della Grande Mela, ha ottenuto il 60,5% delle preferenze, lasciando le briciole agli avversari: 25,1% per John Kasich e 14,5% per Ted Cruz. Sul fronte democratico vittoria di Hillary Clinton: alla ex First lady il 57,9% dei voti contro il 42,1% di Bernie Sanders.
Il tycoon festeggia: "Grazie New York" - "Una notte incredibile. Faremo l'America più forte e più grande che mai. Grazie New York". Con queste parole Donald Trump ha festeggiato lo tsunami di voti che lo ha portato alla vittoria nelle primarie repubblicane del'Empire State. "Le aziende americane vanno all'estero, gli immigratri illegali sono spesso trattati meglio dei nostri veterani. L'Obamacare è un disastro. Tutto questo finirà", ha promesso Trump parlando alla Trump Tower sulla Fifth Avenue di Manhattan. Accompagnato dalla moglie Melania, di bianco vestita, e dalla figlia Ivanka, di rosso fiammante, Trump ha poi assicurato: "Nessuno ci fermerà".
I delegati - Raccogliendo la maggioranza assoluta dei voti, Trump si è aggiudicato 89 delegati in palio salendo a quota 844. Per ottenere la nomination repubblicana occorrono 1.237 delegati. Kasich ne ha guadagnati 3 salendo a 147. Nessun delegato per Cruz, fermo a quota 543. Rubio ne può contare 171.
Hillary: "Trump è un pericolo" - Nonostante la sua vittoria sia meno schiacciante rispetto a quella del magnate, anche Hillary Clinton festeggia. E attacca Trump: "Gente come Trump e Cruz spinge verso un'America divisa e francamente pericolosa. Invece di costruire muri noi abbateremo le barriere. Nessuno in America deve vivere con lo spettro della discriminazione e della deportazione. Bisogna aiutare le persone e aiutarci l'un l'altro, gay, musulmani, uomini e donne".
I delegati - Con la netta affermazione contro Sanders, la Clinton ha conquistato altri 135 delegati raggiungendo quota 1.442. Per ottenere la nomination ne servono 2.383. Al suo avversario, invece, ne sono andati 104 per un totale di 1.198. Hillary può contare su 469 superdelegati, Sanders solo su 31.
Occhi già puntati sulla Pennsylvania - Archiviate le primarie di New York, i candidati già guardano al prossimo appuntamento elettorale: le primarie della Pennsylvania, che si terranno il 26 aprile insieme a quelle di altri quattro Stati: Connecticut, Delaware, Maryland e Rhode Island. Per i repubblicani la posta in palio è di 71 delegati ma solo 17 risulteranno vincolati: il resto sarà infatti libero di votare nel corso della convention di luglio a Cleveland, Ohio.
Sul fronte democratico, Hillary Clinton e Bernie Sanders si contendono 189 delegati vincolati, da distribuire in base alla performance dei candidati nello Stato e in ognuno dei 18 distretti.