Nei discorsi del tycoon ci sono termini che vengono ripetuti più e più volte come se fossero degli slogan della sua campagna politica
Donald Trump ha iniziato la sua campagna elettorale il 16 giugno 2015: da allora discorso dopo discorso ha ripetuto delle parole chiave che sono diventate parte integrante della sua strategia politica. Da "crooked Hillary" a "wall" passando per le donne, in particolare Hillary, definite "nasty", il 45esimo presidente degli Stati Uniti ha fondato la sua campagna su questi veri e propri slogan.
Wall - E' il muro anti immigrati che il tycoon ha sempre detto di voler costruire lungo il confine con il Messico. E' stato uno dei punti principali della sua campagna politica: il suo piano prevede zero tolleranza per chi arriva illegalmente negli Stati Uniti. "Costruiremo un grande muro lungo al confine meridionale", ha dichiarato Trump " e il Messico lo pagherà al 100%, credetemi".
Crooked - "Crooked Hillary", cioè Hillary la corrotta. Trump ha utilizzato per la prima volta questo soprannome su Twitter: "Crooked Hillary sta spendendo una fortuna in spot elettorali contro di me," ha scritto "Io sono l'unica persona che lei non vuole come sfidante. Sarà un vero divertimento".
Nasty - Questa parola letteralmente significata odioso, irritante. Durante l'ultimo confronto televisivo prima del voto Trump ha rivolto questo insulto proprio alla sua avversaria democratica . "Such a nasty woman", che donna odiosa, è diventato subito virale sui social network soprattutto dopo la diffusione dei video con i commenti sessisti del tycoon.
Huge - Il nuovo presidente sembra adorare questa parola: molte volte ne enfatizza la pronuncia senza l'aspirata iniziale e con la u che pare prolungata sapendo che ormai questo "grande" è diventato un suo simbolo.
Rigged - Trump ha sempre lasciato intendere di voler sfidare il sistema, più volte definito "truccato". Il tycoon si è sempre contrapposto al mondo politico e al meccanismo elettorale, così manomessi.