La candidata democratica avrebbe speso 83 milioni di dollari contro i 70 milioni del tycoon.
La pubblicazione delle spese elettorali sostenute dai due candidati, Hillary Clinton e Donald Trump, durante questi mesi potrebbe influenzare molto l'elettorato. Con l'avvicinarsi della data delle elezioni ogni nuova notizia può fare la differenza vista l'indecisione dilagante. Seppur Hillary Clinton sembra essere in vantaggio nei sondaggi, lo scarto dall'avversario non le garantisce la vittoria e la notizia che è lei ad aver speso di più non sembra promettere bene per la sua campagna.
Nel resoconto pubblicato dalla Commissione federale per le elezioni Hillary Clinton avrebbe speso 83 milioni di dollari mentre Trump si sarebbe fermato a soli 70 milioni. Nell'ultimo mese forse a causa degli scandali che hanno portato a una rottura con il suo partito il milionario, però, ha più che raddoppiato i suoi investimenti in pubblicità. Per l'acquisto di spazio sui media Hillary Clinton avrebbe speso quasi 66 milioni di dollari mentre il tycoon, vantandosi della sua strategia low cost, avrebbe investito 23 milioni in spot commerciali nel solo mese di settembre.
Un'altra differenza è sicuramente il numero delle persone sui libri paga: la candidata pagherebbe 800 persone contro i soli 350 impiegati e consulenti di Trump. Ultimamente il candidato repubblicano si sarebbe interessato ai sondaggi investendo un totale di 1,7 milioni di dollari nel solo mese di settembre in cinque differenti studi di sondaggi.
Per quanto riguarda i manager della loro campagna elettorale la Clinton avrebbe pagato Robby Mook 153mila dollari mentre l'ex dirigente di Trump,Corey Lewandowski, sarebbe stato pagato 540mila dollari. Sebbene sia quella a spendere di più Hillary Clinton riesce ad attirare più donazioni: nell'ultimo mese ha raccolto 154 milioni di dollari mentre il tycoon avrebbe radunato solo 100 milioni.
Oltre a queste entrate i candidati godono anche di donazioni privati da parte di gruppi attivi politicamente (in America definiti Pac). La candidata democratica avrebbe avuto il supporto di Donald Sussman, il rivale milionario di Trump, con una donazione di 6milioni di dollari. Inoltre il NextGen Climate Action Committee avrebbe riversato nelle casse della candidata 20milioni di dollari, di questi 18 milioni sarebbe stati donati dal solo Tom Steyer, attivista ambientale. Dal lato Trump i Pac non sarebbero stati altrettanti generosi: a settembre uno dei gruppi Make America Number One ha raccolto solo 2milioni di dollari grazie al fondatore Bernie Marcus.