La sfida tra Hillary Clinton e Bernie Sanders per la candidatura democratica alla Casa Bianca non è finita. Il senatore del Vermont vince le primarie in West Virginia ed esulta al grido di "Lotterò fino alla fine, per ogni voto". Sanders ha però lanciato un appello all'unità del partito: "Ho un messaggio per i delegati a Philadelphia - dice -. Se con Hillary abbiamo molte differenze, su una cosa siamo d'accordo: dobbiamo sconfiggere Donald Trump".
La corsa solitaria di Donald Trump - Sul versante repubblicano, Donald Trump, ormai senza rivali, vince le primarie del partito in West Virginia e Nebraska. Il miliardario è così sempre più vicino ad ottenere i 1.237 delegati necessari per la nomination. Di fatto la stagione delle primarie repubblicane si è infatti conclusa la scorsa settimana quando Trump ha ottenuto una vittoria fondamentale in Indiana, mettendo fuori gara i suoi ultimi due sfidanti, il senatore del Texas, Ted Cruz e il governatore dell'Ohio, John Kasich.
Intanto sarebbero cinque o sei i nomi che Donald Trump sta considerando per la candidatura alla vicepresidenza, lo stesso tycoon ha precisato che il governatore del New Jersey Chris Christie non è escluso. Trump ha inoltre sottolineato che nello scegliere il suo numero due darà molta importanza alla esperienza politica.
L'unità del partito e il "tesoretto" di voti di Sanders - Intanto Sanders nonostante la vittore di West Virginia resta distante, quanto a numero di delegati, da Hillary Clinton, ma continua di fatto a impedirle di dichiarare chiusa la partita delle primarie. La vittoria di Sanders non cambia quindi gli equilibri, 29 i delegati conquistati, ma ha un valore valore altamente simbolico.
Se e quando raggiungerà i 2.383 delegati necessari per assicurarsi la nomination, Hillary Clinton vorrà anche l'unità del partito per una investitura piena e vorrà dalla sua parte tutti quei voti e quei consensi che Sanders ha attirato a sé. E allora eccolo il 74enne "socialista" ricordare a Hillary uno per uno i punti sui quali ha condotto una campagna partita senza credito e arrivata ad attirare folle record, a mobilitare i giovani di solito assenti dai radar dei sondaggi, vincendo ad oggi 19 Stati. "Abbiamo bisogno di un'economia che funzioni per tutti, non soltanto per l'1%". Quindi l'assistenza sanitaria universale, college e università pubblici gratuiti, "i ricchi e le corporation paghino la giusta parte di tasse".