Gli inquirenti lo hanno identificato come Driss Oukabir, eppure una persona con questo nome si è presentata alla polizia per denunciare il furto dei documenti. E' giallo
E' giallo intorno all'identità di un uomo che è stato preso a seguito dell'attentato della Rambla a Barcellona. In un primo momento la polizia spagnola lo ha identificato come Driss Oukabir e lo ritiene colui che ha affittato il furgone-killer. Ma proprio Driss Oukabir, 28enne di origine maghrebina, nato a Marsiglia ma residente in Spagna, si è presentato in un commissariato denunciando il furto dei documenti di identità.
Il vero Driss Oukabir Soprano si presenta alla polizia Un uomo identificato come Driss Oukabir Soprano si è presentato in serata al commissariato di Ripoll (Girona), dove risiede, denunciando il furto dei suoi documenti. Lo riferisce La Vanguardia. La polizia aveva diffuso la sua identità e la sua foto come colui che ha affittato il furgone usato nell'attentato. Il sindaco della località ha confermato l'identità dell'uomo.
Gli agenti stanno cercando di chiarire perché Oukabir non abbia denunciato prima il furto e sospettano il fratello minore di Driss, Moussa. Secondo quanto riferito dal sindaco Jordi Munell a La Vanguardia, l'uomo ha spiegato agli agenti di aver visto la sua fotografia nei media e ha deciso di recarsi in commissariato, assicurando che al momento dell'attacco si trovava a Ripoll. Il sindaco ha aggiunto che Driss Oukabir, di nazionalità francese, è una persona ben conosciuta nella località.
Si è scoperto, intanto, che il veicolo della strage sarebbe stato affittato a Santa Perpetua de la Mogada, in Catalogna. Al momento non è chiaro se l'uomo fermato con la "dubbia" identità possa essere il conducente del furgone. Gli investigatori hanno fermato anche un'altra persona, della quale non si conosce ancora il nome.
La pagina Facebook - Quando si è diffusa l'identità di uno degli uomini presi dalla polizia dopo l'attentato sulla Rambla, la pagina Facebook di Driss Oukabir è stata presa d'assalto. Sotto i post di video musicali, di gruppi arabi e rap, sono apparse subito invettive. Uno degli ultimi post era di una canzone intitolata "Ak47", come il celebre tipo di mitra. A luglio aveva invece postato un video riguardante l'occupazione dei territori palestinesi. Nel complesso però nessuna pubblicazione associabile a gruppi terroristici o inneggiante all'Isis. La pagina è stata poi oscurata.