Secondo la AbcNews, l'uomo avrebbe chiamato alcuni conoscenti chiedendo aiuto per lasciare il BelgioLiegi, Salah sfugge ancora alla cattura
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Continua la fuga di Salah Abdeslam, l'attentatore di Parigi. Il terrorista avrebbe chiamato alcuni suoi amici chiedendo aiuto per scappare in Siria. Lo scrive AbcNews online citando come fonte proprio due suoi conoscenti che hanno chiesto di non essere identificati.
Oltre a loro due Salah avrebbe contattato una terza persona via Skype attraverso un telefono cellulare. L'indicazione è stata confermata sempre all'AbcNews dal fratello di Salah, Mohamed, risultato estraneo ai fatti, secondo cui "non è affatto lontano".
La minaccia in Belgio va al di là del solo Salah: "Cerchiamo molteplici sospetti, è per questo che abbiamo messo in campo una simile concentrazione di risorse", ha detto il ministro degli Interni e vicepremier Jan Jambon. Secondo France Info, sarebbero almeno una decina gli uomini ricercati, pronti ad attacchi come a Parigi.
Il fratello convinto di un suo ripensamento - Il fratello ha poi aggiunto, in un'intervista alla tv belga Une, di essere "convinto che Salah abbia avuto un ripensamento, è una persona molto intelligente, che ha fatto un passo indietro perché ha sentito qualcosa, ha sentito che non era quello che voleva".
E ancora: "Come famiglia non abbiamo paura, desideriamo che si arrenda, che si consegni per portare le risposte che tutti cerchiamo, preferiamo vederlo in prigione che in un cimitero".
Mohamed è convinto che i suoi fratelli "non si siano radicalizzati ma siano stati manipolati. Certo che ero vicino a loro, conversavamo di cose banali, hanno avuto un cambiamento da sei mesi a questa parte ma non preoccupante. Quando tuo fratello ti dice che ha smesso di bere o che si interessa di più di religione, non è necessariamente un cambiamento radicale".