Belgio, blitz polizia: un arresto e 3 fermi Premier: "Massima allerta fino a lunedì"
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Fino a mercoledì restano chiusi gli uffici, i luoghi pubblici e le stazioni della metropolitana. Trovata la Bmw con cui si pensava fosse fuggito Salah, ma non c'è alcuna certezza che l'auto sia stata effettivamente usata dal terroristaParigi, ritrovata cintura esplosiva
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Mentre a Bruxelles l'allerta terrorismo resta al massimo livello, la polizia belga lancia la sua offensiva per stringere il cerchio attorno a Salah Abdeslam, che continua la sua fuga. Nella retata scattata domenica sera in 7 quartieri della città le forze dell'ordine hanno fermano 21 persone, collegate all'inchiesta sui fatti di Parigi: 17 di loro sono poi state rilasciate, mentre tre restano fermate e una è stata arrestata.
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Premier: "Massima allerta fino a lunedì" - La situazione è "estremamente seria" ha detto il premier Charles Michel. Al termine del Consiglio di sicurezza nazionale il primo ministro ha quindi fatto sapere che il livello 4 di allerta per la regione di Bruxelles capitale sarà mantenuto "fino a lunedì prossimo" con valutazioni quotidiane.
Chiusi i luoghi pubblici, scuole e metrò - Intanto, anche per consentire alla polizia di proseguire la caccia ai terroristi, Bruxelles resta paralizzata. Fino a mercoledì scuole, asili, università e uffici pubblici restano chiusi, metro e tram sotterranei fermi, centri commerciali serrati, tutti gli eventi aperti al pubblico annullati. Un inedito per il Belgio, una situazione eccezionale dettata dalla gravità della situazione, con un terrorista in fuga pronto a farsi esplodere aiutato da parecchi complici, forse una decina. Il governo belga e l'antiterrorismo temono ancora "offensive a più riprese contro molteplici obiettivi", soprattutto quelli affollati, esattamente come a Parigi.
Blitz della polizia a Bruxelles e Charleroi - Le operazioni della polizia, che hanno portato al fermo di 21 persone (17 delle quali poi rilasciate) sono scattate nel tardo pomeriggio di domenica. Le forze speciali hanno chiuso un ampio perimetro vicino alla Grand Place, sono entrati in un hotel Radisson poco distante, e hanno compiuto azioni a Etterbeek, Molenbeek, Jette, Anderlecht, Forest, Woluwe. Tutto sotto gli occhi di una città spettrale. Contemporaneamente, altre tre perquisizioni si sono svolte nella città di Charleroi. Ma in tutte le operazioni non sono state trovate né armi né esplosivi.
Salah intercettato a Liegi, sfugge ancora alla cattura - E proprio domenica sera Salah Abdeslam sarebbe stato intercettato nei dintorni di Liegi. Il terrorista però sarebbe riuscito a fuggire, si è detto in un primo momento, a bordo di una Bmw in direzione della Germania.
Bwm trovata, ma nulla porta a Salah - Nel pomeriggio di lunedì, secondo quanto riferito dai media belgi, l'auto sarebbe stata ritrovata abbandonata a Rocourt, in Svizzera. Salah non avrebbe quindi tentato di fuggire in direazione della Germania. D'altra parte non c'è alcuna certezza che l'uomo si sia trovato o si trovi in questa zona.
Sospetti jihadisti a Londra, paura attentati - Sono saliti a 118 i sospetti jihadisti reduci dalla Siria tenuti d'occhio dalla polizia soltanto a Londra. Lo scrive il Mail citando dati comunicati dal capo di Scotland Yard in un'audizione riservata. Nell'ultimo anno, in tutto il Regno Unito, sono finite in manette 183 persone legate all'Isis. Il Sunday Times lancia inoltre l'allarme sul timore di attacchi a Westminster o a traghetti che attraversano la Manica.
Media Gb: sodale di Jihadi John rifugiato a Bruxelles - C'è anche un sospetto jihadista britannico, indicato a suo tempo come sodale del boia "Jihadi John", fra i miliziani alla macchia che avrebbero trovato riparo a Bruxelles, secondo quanto riporta il Telegraph online, ipotizzando che il fuggitivo, CF, potrebbe essersi servito dello stesso covo e dei contatti usati in passato nella Capitale belga proprio da Jihadi John. Gli 007 del Regno Unito sarebbero comunque sulle sue tracce.
Arrestati undici jihadisti in Turchia - L'antiterrorismo turco ha arrestato undici sospetti affiliati all'Isis in operazioni condotte simultaneamente in tre province. Lo riporta l'agenzia di stampa statale Anadolu. I raid più massicci sono avvenuti nella provincia orientale di Bingol, dove sono state arrestate otto persone. Due invece sono finite in manette a Balikesir, nella Turchia occidentale, e un'altra a Diyarbakir, nel sud-est.