MOGHERINI: "AIUTI BILATERALI A FRANCIA"

Mosca: lotta all'Isis come contro Hitler Pinotti: escludo l'intervento in Siria

Il Cremlino intensifica i bombardamenti sulla Siria dopo l'attentato all'Airbus russo. Cameron: serve strategia comune contro il Califfato.Hollande: "La Francia è in guerra, Ue difenda Stato membro"

17 Nov 2015 - 17:59

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Mentre la Francia lancia nuovi raid su Raqqa, considerata "capitale" dell'Isis, Mosca chiede una coalizione anti-terrorismo come quella contro Hitler. Intanto il premier britannico Cameron sostiene che "la Gran Bretagna deve fare di più contro l'Isis". "Serve una strategia complessiva", aggiunge. Da parte sua l'Italia, tramite il ministro Pinotti, assicura alla Francia "massima disponibilità" ma esclude un intervento in Siria.

Nella notte lanciate 26 bombe su Raqqa - Nei raid della notte sono state lanciate, da 10 aerei da caccia Rafale e Mirage 2000, un totale di 16 bombe, che hanno distrutto un centro di comando e un campo di addestramento a Raqqa. I raid sono stati "coordinati" con le forze Usa, ha reso noto il ministero della Difesa francese, e gli obiettivi sono stati "identificati durante missioni di ricognizione effettuate precedentemente dalla Francia".

Mosca intensifica raid sulla Siria, missili su Raqqa - I raid aerei russi contro i jihadisti in Siria devono essere intensificati "affinché i criminali capiscano che il castigo è inevitabile". Lo ha dichiarato Vladimir Putin dopo che i servizi segreti russi hanno rivelato che a causare la tragedia dell'Airbus russo nel Sinai è stata una bomba. Intanto navi russe hanno lanciato missili da crociera contro la città siriana di Raqqa, considerata la roccaforte dell'Isis. E poco dopo il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha riferito a Putin che le incursioni aeree sono raddoppiate grazie anche all'utilizzo di 25 bombardieri strategici a lungo raggio.

Hollande-Putin: "Coordinamento degli sforzi contro Isis" - Il presidente francese Francois Hollande, parlando al telefono con il leader del Cremlino, ha sottolineato che ci sarà un "coordinamento degli sforzi" contro lo Stato islamico. Hollande incontrerà Putin giovedì 26 novembre a Mosca e Obama due giorni prima a Washington. "E' stato deciso in particolare di assicurare contatti più stretti e il coordinamento delle attività tra le agenzie militari e i servizi di sicurezza dei due Paesi nelle operazioni contro i terroristi", ha spiegato il servizio di stampa del Cremlino.

Russia: "Ora coalizione anti-Isis come contro Hitler" - Intanto la Duma ha chiesto ai Paesi europei, del Nord America e del Medio Oriente di formare una coalizione anti-terrorismo come quella anti Hitler. "E' giunto il momento che i Paesi responsabili nel mondo facciano un passo oltre le loro divergenze tattiche, per formare una coalizione anti-terrorismo comune", si legge nella dichiarazione adottata dalla Camera bassa del Parlamento russo.

Mogherini: "Aiuti bilaterali, non missione Ue" - Il ministro degli Esteri dell'Ue Federica Mogherini, intanto, ha specificato che gli aiuti alla Francia, in base all'articolo 42.7 del Trattato di Lisbona, saranno su base bilaterale, non con una missione di difesa e sicurezza dell'Unione europea, che avrà il coordinamento degli aiuti. L'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza ha ricordato che "è la prima volta che viene applicata la clausola di difesa comune della Ue".

Ue, la sicurezza della Francia ha la priorità sul bilancio - E Pierre Moscovici, commissario Ue agli affari economici, ha specificato che "in questo momento terribile la sicurezza dei cittadini in Francia e in Europa è la priorità assoluta, e la Commissione Ue lo capisce pienamente". Moscovici ha chiarito di "essere cosciente" che il piano di bilancio presentato dalla Francia non include le spese militari annunciate lunedì ma ha sottolineato che le conseguenze saranno analizzate in futuro: "La sicurezza è prioritaria e finanze pubbliche sane sono complementari".

Ministro della Difesa francese: "Tutti contribuiranno rapidamente" - Jean-Yves Le Drian, ministro della Difesa francese, si è definito "colpito" dal sostegno promesso dagli altri stati in così breve tempo: "Ogni paese ha detto che aiuterà. Quindi penso che ogni paese contribuirà in un modo o nell'altro, che sia in Medio Oriente o in altri teatri. Tutti saranno all'appuntamento, rapidamente".

Pinotti: "Massima disponibilità italiana" - L'Italia, da parte sua, ha "assicurato alla Francia la massima disponibilità", fa sapere il ministro della Difesa Roberta Pinotti. La quale ha ricordato che sul piano militare "l'Italia fa già molto perché siamo tra i primi contingenti in Iraq per la lotta all'Isis", ma è disponibile a dare anche altre forme di sostegno. Anche se, precisa il ministro, "escludo un intervento in Siria. Non escludo il rafforzamento dell'intervento in Iraq, nel senso che lo stiamo rafforzando. Mentre i numeri previsti per la nostra missione dal decreto precedente erano attorno alle 500 persone, il decreto che in questo momento è in discussione al Parlamento ne prevede 750".

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