Mentre scoppia la bufera sugli 007 francesi, Valls e fonti Usa parlano di rischio di un attacco con armi chimiche
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Il cadavere di Abdelhamid Abaaoud, la mente delle stragi di Parigi, è stato ritrovato fra le macerie dell'appartamento a Saint Denis devastato da un raid delle forze speciali. L'Eliseo, intanto, presenterà una risoluzione all'Onu per "usare tutte le misure contro l'Isis". Mentre continua la caccia al super-ricercato Salah Abdeslam, nelle Ardenne è stato fermato un francese convertitosi all'Islam di recente. Controlli anche in Belgio.
Abbaoud era ricercato da mesi - Abbaoud, la mente delle stragi di Parigi, era ricercato da mesi, dopo la scoperta della cellula belga di Verviers. Secondo quanto ricostruito in queste ore, mentre la Francia l'8 ottobre bombardava il campo di addestramento di Raqqa, in patria il ministero della Giustizia "indicava in particolare, in un documento interno, Abdelhamid Abaaoud, ispiratore degli attacchi di novembre, e scendeva nei dettagli di uno dei suoi obiettivi: 'una sala da spettacoli'".
Scoppia la bufera sugli 007 - La Francia aveva dunque in mano elementi sufficienti ma non è stata in grado di analizzarli e intercettare il commando. Secondo una fonte governativa di alto livello, citata dal prestigioso quotidiano francese, "il problema risiede nella massa di informazioni da trattare e dal numero di persone da sorvegliare" ma è bufera sugli 007. Secondo gli ultimi conteggi, ci sono 11.700 nomi di persone da tenere d'occhio per i loro legami con la Siria. Il ministro Bernard Cazeneuve ha parlato recentemente di una cerchia ristretta, uno "zoccolo duro" di persone particolarmente sospette, duemila circa.
La richiesta della Francia all'Onu - Intanto la Francia ha chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di autorizzare "tutte le misure necessarie" alla battaglia contro l'Is. Una bozza di risoluzione messa a punto da Parigi sarà presentata ai 15 membri dell'organismo del Palazzo di vetro. In essa si sollecitano gli stati membri a "raddoppiare e coordinare le iniziative per prevenire e reprimere i gesti di terrorismo commessi in modo specifico dall'Isis".
Rischio armi chimiche, incubo iprite - Sono poi stati lanciati allarmi sul possibile uso di armi chimiche sia dal primo ministro francese Manuel Valls sia da fonti Usa. Uno degli scenari potrebbe essere quello di "un attacco in più punti e con piccole dosi, ad esempio in una metropolitana, allo scopo di seminare il panico". L'iprite è l'arma chimica che con maggiore probabilità potrebbe essere utilizzate in un attacco terroristico da parte dell'Isis.