Parigi, il fratello di Valeria: "Non dobbiamo avere paura, lei non vorrebbe"
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Dobbiamo "provare davvero a cambiare le cose, a fare in modo di vivere in un posto migliore", ha quindi aggiunto Dario SolesinLa conferma della famiglia: "Valeria è morta"
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"Mai fermarsi, mia sorella non me lo perdonerebbe mai. Non sento rabbia ma soltanto un enorme vuoto. E una consapevolezza: non dargliela vinta, non spaventarci". Così, al quotidiano "La Repubblica", Dario Solesin, fratello di Valeria, la 28enne di Venezia morta nell'attacco al Bataclan di Parigi. Dobbiamo, prosegue, "provare davvero a cambiare le cose, a fare in modo di vivere in un posto migliore".
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"Dobbiamo continuare a provare a cambiare le cose, Valeria vorrebbe così" - "Ero venuta a trovarla una settimana fa nemmeno. Era felice per la nuova casa, probabilmente la vita stava prendendo il senso che voleva", racconta ancora a "La Repubblica" il fratello di Valeria.
Adesso spiega, "non c'è rabbia. E non deve esserci paura: Valeria non ci perdonerebbe mai se fossimo spaventati e dunque ora restassimo fermi. Nel suo nome, la nostra sfida deve essere quella di non smettere mai di provarci, per riuscire a cambiare le cose", ha quindi aggiunto Dario.
Nessuna certezza sul giorno del funerale - Ancora non è chiaro quando per Valeria, come per le altre vittime degli attacchi di Parigi, sarà possibile celebrare i funerali: forse venerdì i parenti potranno riottenere le salme, ma molto dipenderà dai tempi burocratici per l'identificazione delle vittime.