Il Capo dello Stato ha incontrato i familiari dei connazionali uccisi nell'attacco terroristico. Mercoledì le autopsie sui corpi
Le salme dei nove connazionali uccisi nell'attacco terroristico di Dacca sono rientrate in Italia. Il Boeing 767 dell'Aeronautica militare è atterrato a Ciampino poco dopo le 19. Presente, oltre al ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha incontrato i familiari delle vittime in forma strettamente privata.
"A nome del governo, ho preso con il presidente Mattarella l'impegno ad assicurare che i benefici previsti dalla legge per le vittime del terrorismo si applichino ai nostri caduti all'estero", ha affermato il ministro Gentiloni dopo il rientro. "E' un impegno doveroso di fronte a episodi come quello della strage di Dacca", ha sottolineato.
Tutte le bare, avvolte nel Tricolore, sono state benedette da tre sacerdoti, prima con una preghiera collettiva, poi singolarmente. A bordo dell'aereo c'era anche Gianni Boschetti, sopravvissuto alla strage e marito di Claudia D'Antona, morta nell'attentato.
In serata, all'istituto di medicina legale del policlinico Gemelli, c'è stato il riconoscimento da parte dei parenti. Poi i corpi sono stati sottoposti a una tac. L'esame - secondo quanto si è appreso a piazzale Clodio - è coordinato dal professor Tommaso Tartaglione. Mercoledì sono in programma le autopsie da parte dell'equipe di medici legali guidati dai docenti Vincenzo Pascali e Antonio Oliva.