Anche il premier Renzi partecipa alla manifestazione con il presidente Essebsi e le massime cariche tunisine. Al museo del Bardo si scopre la stele in memoria delle vittime
© ansa
Si aggrava il bilancio dell'attentato al museo del Bardo di Tunisi avvenuto il 18 marzo. E' deceduta in ospedale, Huguette Dupeu, una turista francese che era rimasta gravemente ferita. Dupeu è la quarta vittima francese. Con la sua morte salgono a 22 i morti dell'attacco, tra cui 4 italiani, mentre due sono gli attentatori uccisi dopo il blitz delle forze speciali. Oggi è prevista la marcia internazionale contro il terrorismo.
Tutto è pronto a Tunisi per tra misure di sicurezza massima per la marcia internazionale. I leader stranieri, Matteo Renzi, Francois Hollande e Abu Mazen tra gli altri, sono attesi nella capitale. Saranno proprio loro, con il presidente Essebsi e le massime cariche tunisine, a scoprire la stele in memoria dei caduti davanti al museo del Bardo.
A Tunisi è arrivata anche la presidente della Camera, Laura Boldrini. "Quella contro il terrorismo è una battaglia senza frontiere, nella quale bisogna sempre avere riguardo per la libertà", ha detto dopo l'incontro con il presidente del parlamento Mohamed Ennaceur.
"E' necessario offrire un'alternativa ai giovani che scelgono la jihad, una vera e propria piaga sociale - ha aggiunto - sottolineando che la Tunisia ha avviato un percorso di democratizzazione dal 2011 che deve essere sostenuto da tutti i Paesi europei, in primis dall'Italia". Poi la visita al Bardo, dove ha deposto una corona di fiori in memoria delle vittime. All'interno, i fori dei proiettili sono ancora ben visibili.
Blitz antiterrorismo: 9 morti - Nove terroristi sono stati uccisi in uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza tunisine avvenuto sabato sera a Gafsa, nel sud del Paese. Lo riferiscono i media locali, secondo i quali tra le vittime ci sarebbe anche il super ricercato algerino Khaled Chaib, alias "Lokman Abou Sakher", leader della cellula Okba Ibn Nafaa, legata all'attentato del museo del Bardo del 18 marzo.