L'ex stratega di Trump dovrà scontare quattro mesi: "Non c'è prigione che mi farà mai tacere"
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L'ex controverso stratega di Donald Trump, Steve Bannon, dovrà presentarsi in carcere il primo luglio per iniziare a scontare la sua condanna a quattro mesi di carcere per oltraggio al Congresso. Un giudice federale, Carl Nichols, gli ha revocato infatti la cauzione: ha dato ragione all'accusa ordinando a Bannon di consegnarsi dal momento che, il mese scorso, la Corte d'Appello ha respinto il suo tentativo di capovolgere la sentenza di condanna. Bannon è stato ritenuto colpevole nel 2022 di non essersi presentato per deporre alla commissione di inchiesta della Camera Usa sul 6 gennaio e di non averle dato l'accesso ai documenti richiesti.
"Non c'è prigione che mi farà mai tacere. Vinceremo questo caso. Vinceremo alla Corte Suprema e vinceremo il 5 novembre", ha commentato a caldo Bannon.
Bannon, che aveva annunciato di ricorrere in appello alla condanna alla Corte Suprema, aveva chiesto di non scontare la pena e che il verdetto nei suoi confronti fosse annullato. Nichols, che è un giudice nominato da Trump, ha invece dichiarato che Bannon deve scontare la pena, anche se sta ricorrendo in Appello. Anche l'altro consigliere di Trump, Peter Navarro, sta scontando una condanna simile per essersi rifiutato di presentarsi all'audizione.
Il giudice Nichols ha però chiarito nella sua sentenza che Bannon potrebbe chiedere la sospensione del suo ordine di arresto, il che potrebbe ritardare la data della sua consegna. L'avvocato di Bannon al processo ha sostenuto che le accuse erano motivate politicamente.