Polizia per controllo

Strage a Belgrado, poliziotti nelle scuole | Si dimette il ministro dell'Istruzione

La decisione del governo arriva a pochi giorni dal massacro in un istituto scolastico 

08 Mag 2023 - 15:25
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In Serbia, da oggi lunedì 8 maggio agenti di polizia vigileranno nelle scuole per l'intera durata delle lezioni. La decisione, presa dal governo, arriva a pochi giorni dalla strage in una primaria di Belgrado, dove il 3 maggio un allievo 13enne - sparando con la pistola del padre - ha ucciso otto alunni suoi coetanei e una guardia giurata.

Polizia nelle scuole - In Serbia i poliziotti hanno il compito di intervenire in eventuali situazioni di criticità che vanno dal possesso di armi all'uso di droghe, da fenomeni di bullismo e molestie e violenze di altro tipo. Saranno sotto controllo anche le zone intorno agli istituti scolastici frequentate dagli studenti e dai loro genitori. 

Decisione dopo le stragi - Il governo ha preso questa decisione a pochi giorni dalla strage che ha sconvolto la Serbia: il 3 maggio scorso in una scuola primaria a Belgrado, un allievo 13enne, sparando con la pistola del padre, ha ucciso otto coetanei e una guardia giurata, ferendo altri sei ragazzi e un' insegnante. Il Paese balcanico, nel giro di meno di 48 ore ha poi assistito a un nuovo massacro, stavolta intorno a Mladenovac, cittadina a sud di Belgrado, dove un giovane di 21 anni sparando da un'auto guidata da un complice ha ucciso otto persone ferendone altre 14. 

Tre giorni di lutto nazionale

 In memoria delle vittime e nel rispetto del dolore dei familiari la Serbia ha osservato tre giorni di lutto nazionale dal 5 al 7 maggio scorso. Il presidente Aleksandar Vucic ha annunciato severe misure con l'obiettivo d'intensificare i controlli e a ridurre l'alto numero di armi da fuoco ancora in circolazione. Si tratta di una situazione ereditata dei conflitti armati degli anni Novanta nella ex Jugoslavia. A seguito delle stragi, il ministro dell'istruzione serbo, Branko Ruzic, ha presentato invece le sue dimissioni. 

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