Per gli investigatori si tratterebbe di un "crimine dettato dall'odio"
E' di origine dolosa l'incendio scoppiato nella moschea dove andava a pregare Omar Mateen, il killer che il 12 giugno uccise 49 persone in un locale gay a Orlando, in Florida. Sembra si tratti di un "crimine dettato dall'odio", affermano le autorità. Le videocamere di sorveglianza mostrano un "uomo bianco o ispanico" che cammina verso la moschea con una bottiglia piena di liquido e dei pezzi di carta. Poi, poco prima dello scoppio, scappa in moto.
Lo sceriffo della contea di Santa Lucia, David Thompson, ha inoltre affermato che le fiamme hanno provocato danni "estesi" al Centro Islamico di Fort Pierce.
L'ipotesi di un "crimine dettato dall'odio" è avvalorata, per lo sceriffo, da alcune circostanze come l'anniversario degli attentati dell'11 settembre alle Torri Gemelle e l'inizio dell'Haji, il pellegrinaggio alla Mecca che ogni musulmano deve fare almeno una volta nella vita.