a Uvalde

Strage in Texas, su Facebook l'annuncio: "Vado a sparare in una scuola" | L'agghiacciante frase del killer ai bambini: "State per morire tutti"

Sterminata una intera classe, altri 17 i feriti. Il procuratore pro-Trump: "Dobbiamo armare gli insegnanti". Nel 2021 lo Stato aveva un milione di armi registrate, il numero maggiore negli Stati Uniti

26 Mag 2022 - 05:53
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I bambini e le due maestre uccise in una scuola elementare a Uvalde, in Texas, erano tutti nella stessa aula, una quarta, frequentata di solito da alunni di 9-10 anni. Lo riferisce la Cnn. Nella sparatoria sono morti 19 bambini e due adulti e almeno 17 persone sono rimaste ferite.

Salvador Ramos aveva annunciato la strage sui social - Salvador Ramos era un diciottenne senza precedenti penali, senza alcun problema mentale conosciuto. Ha usato un fucile AR-15 e "l'unico segnale" che una strage era all'orizzonte era su Facebook, dove aveva scritto "30 minuti prima di raggiungere la scuola: sto per sparare a mia nonna. Successivamente aveva scritto: ho sparato a mia nonna. Poi 15 minuti prima della strage aveva aggiunto: sto per sparare in una scuola elementare". Lo ha confermato il governatore del Texas Greg Abbott. Meta, proprietaria di Facebook, ha poi precisato come Salvador Ramos non avesse usato la propria bacheca ma avesse inviato il testo attraverso la app di messaggistica privata.

I messaggi inviati a una ragazza in Germania - Pochi minuti prima di compiere la strage a Uvalde, Ramos ha anche inviato una serie di messaggi a una ragazza in Germania annunciandole "vado a sparare in una scuola elementare" e che aveva "appena sparato alla testa a sua nonna". La notizia dei messaggi era già uscita, ma la Cnn rivela il contenuto di quegli scambi. La ragazza ha 15 anni, vive a Francoforte e aveva conosciuto il killer tramite una piattaforma social il 9 maggio. I messaggi inquietanti sono stati inviati alle 11.21 ora locale, le 17.21 in Italia, poco prima del massacro. Nei giorni precedenti Samos aveva detto alla ragazza che gli erano arrivate delle munizioni.

La telefonata prima della strage: "Ti amo" - La giovane ha raccontato di aver ricevuto una telefonata, intorno alle 11 ora locale, in cui Ramos le ha detto che l'amava. La ragazza ha spiegato che parlava tutti i giorni con il killer su FaceTime e tramite un'app chiamata Yubo, e di aver giocato con lui su un'altra applicazione, Plato. Nelle loro conversazioni, ha raccontato ancora, "sembrava felice e a suo agio". A un certo punto le ha detto che sarebbe andato a trovarla "presto" a Francoforte. Altri messaggi l'avevano, tuttavia, turbata. Quando le aveva detto delle munizioni, ad esempio, che si "espandevano a contatto con le persone". Lei gli aveva chiesto cosa avesse in mente di fare e lui le aveva risposto: "Aspetta, è una sorpresa". In un altro di questi messaggi, il killer le aveva scritto di aver "lanciato gatti morti contro alcune case".

Il procuratore del Texas: "Dobbiamo armare gli insegnanti" - Intanto negli Stati Uniti prosegue il dibattito sul libero accesso alle armi. E mentre il presidente Biden sostiene che sia "il momento di trasformare il dolore in azione e agire sulle armi", il procuratore generale del Texas, il repubblicano Ken Paxton (alleato di Trump), rilancia l'idea di armare gli insegnanti. "Non possiamo fermare i cattivi dal fare cose brutte. Ma possiamo armare e preparare gli insegnanti a rispondere rapidamente. Secondo me questa è la risposta migliore", ha detto Paxton.

La bimba uccisa mentre dava l'allarme - E da fonti investigative inizia a trapelare la dinamica agghiacciante della strage di Uvalde. La piccola Amerie Jo Garza, una delle vittime della sparatoria in Texas, ha provato a chiamare il 911 (il numero di emergenza) quando ha visto il killer.  La bimba di soli 10 anni è probabilmente la prima ad essere stata uccisa con un colpo di pistola proprio perché l'ha vista con il telefono in mano.

Il killer ai bambini: "State per morire tutti" - "L'uomo armato è entrato e ha detto ai bambini 'state per morire'", ha raccontato la nonna della piccola eroina. "Amerie ha preso il suo telefono e ha chiamato i servizi di emergenza. Lui le ha sparato", ha riferito. Angel Garza, suo padre, ha scritto su Facebook: «Grazie a tutti per le preghiere e per l'aiuto che mi avete dato nella ricerca di mia figlia. È stata trovata. Il mio piccolo amore ora sta volando con gli angeli in alto. Per favore, non date un secondo della vita per scontato. Abbracciate la vostra famiglia. Dite loro che li amate. Ti amo Amerie Jo. Proteggi il tuo fratellino per me».

Nello Stato un milione di armi registrate, top Usa - Il Texas nel 2021 contava su un milione di armi registrate, il numero maggiore negli Stati Uniti e più di quelle della Florida e della Virginia, che sono rispettivamente al secondo e terzo posto nella classifica statunitense. Lo riporta Houston Chronicle, sottolineando che dal 2018 il Texas ha anche il primato per il maggior numero di morti in sparatorie di massa. 

A uccidere il killer un agente speciale dell'immigrazione - A uccidere il killer della scuola elementare di Uvalde, in Texas, è stato un agente della Bortac, la Border Patrol Tactical Unit divisione dell'autorità di frontiera americana specializzata nel rispondere a minacce terroristiche di tutti i tipi. L'agente, riporta Fox, si trovava nell'area nell'ambito di un'operazione contro il contrabbando illegale di immigrati negli Stati Uniti quando è scattato l'allarme. Intervenuto subito, l'agente è riuscito a fermare i killer pur restando lievemente ferito.

Strage in una scuola elementare in Texas, le vittime

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© Twitter  | Irma Garcia - 46 anni. "La mia zia non ce l'ha fatta", scrive un nipote sui social. La donna è morta "da eroe proteggendo i bambini nella classe". Nel 2009 era stata nominata maestra dell'anno-

© Twitter | Irma Garcia - 46 anni. "La mia zia non ce l'ha fatta", scrive un nipote sui social. La donna è morta "da eroe proteggendo i bambini nella classe". Nel 2009 era stata nominata maestra dell'anno-

© Twitter | Irma Garcia - 46 anni. "La mia zia non ce l'ha fatta", scrive un nipote sui social. La donna è morta "da eroe proteggendo i bambini nella classe". Nel 2009 era stata nominata maestra dell'anno-

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