Texas, ennesima sparatoria "alla cieca": sette morti
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Lo rivela il New York Times. Polizia ancora al lavoro sulle scene del crimine
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Seth Aaron Ator, l'uomo che sabato 31 agosto ha ucciso sette persone sparando da un'auto in corsa in Texas, era stato licenziato dal suo lavoro poche ore prima. Lo rivela il New York Times. Il 36 enne faceva il trasportatore a Odessa. La polizia intanto continua a lavorare sulle scene del crimine tra le cittadine confinanti di Odessa e Midland. Nella strage sono rimaste ferite ventidue persone.
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Un poliziotto ha cercato di fermare la Honda color oro del killer, che aveva svoltato senza mettere la freccia. Armato di un fucile semiautomatico, Ator ha ferito l'agente con un colpo di arma da fuoco dal finestrino posteriore dell'auto ed è ripartito sparando all'impazzata. Successivamente il 36enne ha abbandonato il veicolo e ha sequestrato un furgone postale, uccidendo una donna al suo interno. Al termine di un inseguimento l'uomo è stato accerchiato dagli agenti nel parcheggio di un multisala di Odessa, dove è stato colpito a morte. "Non ci sono risposte definitive sui moventi, ma siamo piuttosto certi che abbia agito da solo", ha dichiarato Micheal Gerke, capo della polizia di Odessa. Secondo i registri giudiziari, Ator nel 2002 era stato condannato per violazione di domicilio e resistenza all'arresto.
Donald Trump ha definito Ator "un uomo molto molto malato". Il presidente degli Stati Uniti è sicuro che i controlli sugli acquirenti di armi da fuoco non avrebbero impedito le recenti stragi in Texas. Quello di Odessa è stato il secondo massacro a colpi di arma da fuoco avvenuto nello stato nell'ultimo mese dopo quello del 3 agosto a Dallas, dove persero la vita ventidue persone in un grande magazzino di El Paso.