Intanto, il direttore dell'Fbi Chris Wray ha ordinato una vasta operazione su tutto il territorio per sventare nuove minacce di attentati
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Il killer di El Paso, Patrick Crusius, è stato interrogato e non mostrerebbe alcun segno di pentimento per la strage in cui ha ucciso 22 persone, la gran parte cittadini messicani e di origine ispanica. Il 21enne rischia la condanna a morte. Intanto, il direttore dell'Fbi Chris Wray ha ordinato una vasta operazione su tutto il territorio per sventare nuove minacce di attentati dopo i massacri in Texas e in Ohio: si teme il rischio di emulazione.
Il Messico minaccia azioni legali - Il Messico intanto minaccia azioni legali contro gli Usa dopo la strage di El Paso, accusando l'amministrazione Trump di non aver adeguatamente protetto i propri cittadini in quello che il ministro degli esteri Marcelo Ebrard ha definito "un attacco terroristico contro messicani innocenti". "Il presidente mi ha chiesto di assicurare che l'indignazione del Messico si traduca in efficaci, rapide ed energiche azioni mirate a ristabilire un'adeguata protezione dei cittadini messicani negli Stati Uniti", ha affermato Ebrard, sottolineando come nella sparatoria sia stati uccisi almeno 7 messicani e ne siano stati feriti altri 9.
Ebrard ha chiarito che il suo governo sta valutando di presentare negli Stati Uniti una denuncia per terrorismo, chiedendo anche l'estradizione dell'autore della strage. Il ministro, riferisce la tv Milenio, ha sottolineato che si tratta di "una iniziativa che non ha precedenti", per la quale comunque una decisione definitiva dovrà essere presa dal procuratore generale messicano, Alejandro Gertz Manero.
"Consideriamo quanto accaduto - ha spiegato il ministro - come un atto di terrorismo contro la comunità messicano-nordamericana e contro cittadini del Messico negli Stati Uniti. Il Messico è indignato, ma non proponiamo di contrapporre l'odio all'odio. Agiremo utilizzando raziocinio, rispetto della legge e fermezza".
Ebrard ha poi aggiunto che il suo ministero promuoverà appropriate azioni legali contro chi risulterà responsabile della vendita dell'arma d'assalto e contro chi direttamente ha sparato.