telefonata alla scuola

Strage al liceo in Georgia, madre killer avvertì del pericolo

Dopo la chiamata della donna, un dirigente scolastico entrò nell'aula del 14enne chiedendo di lui ma si confuse con un altro ragazzo dal nome simile

09 Set 2024 - 12:58
 © Afp

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Mezz'ora prima che Colt Gray, l'autore della strage al liceo in Georgia, impugnasse il suo fucile d'assalto e uccidesse quattro persone, Marcee Grey, la madre del killer 14enne, aveva chiamato la Apalachee High School per avvertire di "un'emergenza estrema" e chiedere di "andare a cercare subito" il figlio. Una telefonata che avrebbe potuto evitare l'ennesima strage negli Stati Uniti ma che invece, per motivi che dovranno essere chiariti dalle indagini, è finita nel vuoto. O meglio: stando a quanto riferito da una studentessa, dopo la chiamata un dirigente scolastico è entrato nell'aula del killer durante la lezione di matematica chiedendo di lui ma confondendosi con un altro ragazzo dal nome simile. Entrambi erano assenti e il dirigente se ne è andato portando con sé lo zaino dell'altro.

Quattro i morti della sparatoria

 Pochi minuti dopo Colt Gray ha iniziato a sparare all'impazzata stroncando la vita di Mason Schermerhorn e Christina Angulo, entrambi 14enni, e degli insegnanti Richard Aspinwall e Christina Irimie. "È orribile, non riesco neanche a immaginare la sofferenza delle famiglie", ha scritto in un messaggio al Washington Post la madre del killer. 

L'ultimo messaggio del killer alla madre: "Scusa"

 "I'm sorry mom", scusa mamma. Sarebbe stato questo l'ultimo messaggio alla madre di Colt Gray prima che aprisse il fuoco e uccidesse quattro persone alla Apalachee High School. Lo ha raccontato il nonno del killer 14enne alla Cnn. Potrebbe essere stato il criptico messaggio a far scattare l'allarme in Marcee Gray che ha deciso di chiamare la scuola e metterla in allerta sul figlio.
 

La zia del killer 14enne: "Aveva avuto pensieri suicidi e omicidi"

 Le nuove rivelazioni sulla sparatoria arrivano dalla sorella di Marcee Gray che, al Washington Post, ha raccontato di uno scambio sul cellulare subito dopo la fatidica telefonata. "Ho chiamato il consigliere scolastico e gli ho detto di andare a cercare subito mio figlio", c'era scritto nel messaggio della madre del killer ad Annie Brown. Secondo i tabulati, la telefonata sarebbe avvenuta attorno alle 9.50 quindi circa mezz'ora prima dell'inizio della strage. Il counselor, ha riferito sempre la sorella della donna, avrebbe risposto alla madre di aver sentito il figlio parlare di una "sparatoria a scuola" quella mattina. Non solo, sempre dai racconti di Annie Brown, è emerso che una settimana prima della strage la scuola e la famiglia avevano discusso della salute mentale del ragazzo e che nell'ultimo periodo Colt Grey aveva avuto "pensieri suicidi e omicidi". E, allora, cosa è avvenuto nel lasso di tempo tra la chiamata e l'inizio della carneficina? Perché la scuola, allertata, non è riuscita a fermare il ragazzo? Saranno gli investigatori a stabilire se c'è stata negligenza, caos o semplicemente incapacità da parte dei dirigenti scolastici.

In carcere anche il padre del killer: aveva regalato l'arma della strage al figlio

 Il padre del killer è stato arrestato e si trova in carcere con l'accusa di omicidio di secondo grado e violenza sui bambini. Come il figlio, rischia di passare il resto della sua vita in galera. L'uomo per Natale aveva regalato al 14enne l'Ar-15 (un fucile semiautomatico leggero, ndr) poi utilizzato dal giovane per compiere la strage.

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