"Prima era solo un giovane di strada, adesso ha la barba lunga e si è radicalizzato". L'uomo sospettato per gli attacchi nella Capitale francese ha scelto di non collaborare con la polizia
Salah Abdeslam, l'unico tra i presunti responsabili degli attentati di Parigi attualmente detenuto, in carcere si è radicalizzato ben più di quanto fosse prima di essere rinchiuso. Lo ha rivelato il suo ex avvocato, il belga Sven Mary, che ha rinunciato a difenderlo. Salah, che ha deciso di restare in silenzio e non collaborare, ora "ha la barba lunga ed è un fondamentalista", ha detto il legale.
"Prima invece - spiega Mary al quotidiano olandese De Volkskrant - era semplicemente un giovane di strada". Secondo l'avvocato, le condizioni della detenzione spiegano sia la radicalizzazione, sia il silenzio. L'uomo si trova in isolamento nel carcere di Fleury-Mérogis, alle porte di Parigi, dove viene sempre ripreso da una telecamera di sicurezza. Sebbene "non subisca tortura fisica", ha affermato il legale, le condizioni detentive presuppongono una "tortura psicologica".