Trova ascolto l'appello dell'Onu che aveva esortato entrambe le parti a fermarsi "prima di cadere nel baratro"
© ansa
Si placa la tensione nella Striscia di Gaza, con Hamas che ha annunciato un cessate il fuoco con Israele. La situazione era precipitata quando cecchini di Hamas appostati in un gruppo di dimostranti avevano teso un'imboscata ad una pattuglia di confine israeliana, uccidendo un soldato. Immediata c'era stata la reazione israeliana: quattro palestinesi erano rimasti uccisi, altri 120 sono stati feriti.
Accordo per il cessate il fuoco - "Con gli sforzi egiziani e delle Nazioni Unite è stato raggiunto un accordo per tornare alla precedente situazione di cessate il fuoco tra l'occupazione e le fazioni palestinesi", ha twittato il portavoce di Hamas Fawzi Barhoum.
Scontro a fuoco - Il pomeriggio di tensione era iniziato quando i mezzi di informazione palestinesi avevano riferiscono che c'era stato uno scontro a fuoco tra l'esercito dello Stato ebraico e Hamas nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Alcuni cecchini avevano sparato verso le truppe israeliane, che stavano attaccando una postazione di Hamas nel centro della Striscia. A perdere la vita in ospedale era stato un soldato israeliano. L'esercito aveva fatto sapere che il militare era stato colpito da una "cellula terroristica" lungo il confine. Si è trattato del primo israeliano ucciso da quando erano partite le proteste palestinesi al confine con lo Stato ebraico il 30 marzo scorso per denunciare il blocco attorno all'enclave.
Botta e risposta - Gli aerei e i carri armati di Tel Aviv avevano quindi bombardato "obiettivi militari in tutta la Striscia di Gaza". L'azione, in cui avevano perso la vita almeno quattro palestinesi e altri 120 erano rimasti feriti, era partita in risposta ai colpi sparati contro i soldati israeliani nel corso di "violente rivolte lungo la barriera di sicurezza" che segna il confine tra Israele e la Striscia. La notizia della quarta vittima, Mohammed Badwan, al confine Est della città di Gaza, era stata segnalata dopo che Hamas aveva dichiarato che tre dei suoi membri erano stati uccisi nella parte meridionale della Striscia. Inoltre, tre razzi erano stati lanciati verso Israele: due di questi erano stati intercettati.
L'Onu: "Fermatevi prima del baratro" - Il clima, insomma, era pesante. E, infatti, l'inviato speciale delle Nazioni Unite per il Medio Oriente, Nickolay Mladenov, aveva esortato Israele e Hamas ad "allontanarsi dal bordo del precipizio". "Tutti nella striscia di Gaza devono allontanarsi dal precipizio, non la prossima settimana, non domani, immediatamente. Coloro che vogliono provocare una guerra tra palestinesi e israeliani non devono avere successo", aveva scritto su Twitter.
Israele: "Reagiremo molto più duramente di quanto pensi Hamas" - A stretto giro era arrivato anche l'avvertimento del ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman: "Se Hamas continua il suo lancio di razzi, Israele reagirà molto più di quanto pensino". Insomma, sembravano essere tornati a soffiare venti di guerra nella Striscia di Gaza, salvo poi l'annuncio dell'accordo sul cessate il fuoco.