Carissa, 18 anni, ha usato il cellulare della mamma per rimanere in contatto via social network con gli amici dalla Turchia. Le è arrivato un conto da pagare di quasi 3mila sterline
Voleva rimanere in contatto con i suoi amici via Facebook mentre era in vacanza, ha dovuto pagare un conto di 3mila sterline. Carissa Grice, 18 anni, britannica, per restare "connessa" e scambiarsi informazioni via social network, ha utilizzato il cellulare Orange intestato alla mamma Ellen mentre si trovava ad Antalya, in Turchia. Dove, navigando in Facebook, Twitter e WhatsApp per rimanere in contatto con gli amici, ha utilizzato 630 megabyte di dati. E si è ritrovata in bolletta un conto da pagare di ben 2.907 sterline in un mese.
Inizialmente aveva creduto che fosse la spesa per il WiFi dell'hotel. Ma poi ha dovuto constatare che era il conto applicato dalla compagnia Orange sui dati scambiati in roaming, che costano 8 sterline a megabyte. "Quando ho visto quella cifra sulla bolletta sono rimasta semplicemente scioccata - dice Carissa -. Non riuscivo a parlare. Continuavo a dire 'Che debito enorme, non potrò mai pagare'. Dovrebbero avvisare i clienti ed essere chiari sui costi del roaming. Quando ho parlato con i gestori della compagnia ho detto loro che non avevo chiamato nessuno. Ho spiegato che non avevo mandato messaggi mentre ero in Turchia. Insomma, che doveva esserci un errore".
E continua: "Lavoro in un salone di bellezza. E sento tante storie come la mia, di gente che si ritrova conti pazzeschi da pagare. E' assurdo". Il papà della ragazza, Rob, ha raccontato che Carissa è scoppiata in lacrime quando ha scoperto quel conto da pagare. "Era sconvolta. Carissa è un apprendista estetista, prende il salario minimo, ma le ho detto che quel conto avrebbe dovuto pagarselo da sola perché noi non siamo in grado di trovare quei soldi". E aggiunge: "Il fatto è che, se avesse inviato la stessa quantità di dati via messaggi invece di usare Internet, il conto sarebbe stato di 350 sterline. Non è giusto".