Secondo la polizia l'intossicazione potrebbe essere stata causata da una bevanda alcolica artigianale
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Potrebbe essere stato un avvelenamento, forse causato da qualche bevanda alcolica artigianale, la causa della morte di almeno 20 teenager trovati morti all'alba in un un locale notturno, di East London, una città del Sudafrica che si affaccia sull'oceano Indiano. La polizia locale ancora non si sbilancia, ma Unathi Binqose, un funzionario del governo della sicurezza giunto sul posto all'alba, ha detto ai giornalisti che sui corpi delle vittime, alcuni trovati ancora seduti ai tavoli, non vi erano segni di lesioni tali da far pensare a una calca, e che sulla strada di fronte al locale giacevano numerose bottiglie vuote di alcol.
"È assolutamente incredibile, incomprensibile, perdere 20 giovani vite in questo modo", ha detto ai giornalisti, secondo la stampa locale, condannando "il consumo illimitato e smodato di alcolici". Su Twitter alcuni genitori chiedono ancora notizie dei propri figli (alcuni ragazzi sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni) e rimbalzano ipotesi e polemiche sul mancato rispetto delle norme in questo genere di locali, dove i minorenni non potrebbero essere ammessi e meno ancora consumare alcol.
Il proprietario del locale ha dichiarato che non era presente sul posto al momento della strage, ma dovrà comunque rispondere di quanto accaduto. Di certo - ha aggiunto Bingose, nella taverna si trovavano molte più persone del consentito, come provano anche alcuni video postati sui social, in gran parte studenti delle superiori minorenni che celebravano la fine degli esami. Il presidente del Sudafrica Ramaphosa ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, dicendosi preoccupato per le circostanze dei decessi.