Secondo le Nazioni Unite ci sono più di 700mila sfollati interni mentre quasi 200mila persone sono fuggite verso i Paesi confinanti
© Afp
Le violenze in corso in Sudan non sembrano placarsi, con un bilancio di più di mille morti, secondo le autorità sanitarie. È passato un mese dall'inizio del conflitto tra l'esercito regolare guidato da Abdel Fattah al-Burhan e le forze paramilitari di supporto rapido (Rsf) di Mohamed Hamdan Dagalo. Gli scontri continuano, anche a Khartoum dove le strade sono deserte, con negozi saccheggiati ed edifici abbandonati o distrutti a causa dei combattimenti. Mentre la popolazione ha vissuto settimane segnate dalla carenza di cibo e da continui blackout elettrici e delle comunicazioni.
Khartoum è stata nuovamente scenario di scontri nelle ultime ore. La popolazione ha sentito esplosioni in tutta la città mentre la contraerea respingeva gli attacchi dal cielo. "La gente è sempre più spaventata - ha raccontato un residente -, le due parti in guerra stanno diventando sempre più violente". Secondo le Nazioni Unite ci sono più di 700mila sfollati interni mentre quasi 200mila persone sono fuggite verso i Paesi confinanti.