Palazzo Chigi: piano di emergenza per far rientrare connazionali. Nonostante l'annuncio di una tregua di tre giorni ci sarebbero "ancora duri scontri a Khartoum", riferiscono i media locali
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In Sudan l'esercito ha acconsentito a garantire e aiutare l’evacuazione dei cittadini di Paesi esteri e delle loro missioni diplomatiche. I vertici delle forze armate scrivono infatti su Twitter che "il comandante in capo, il generale Abdel Fattah Al-Burhan, ha ricevuto telefonate dai leader di diversi Paesi che chiedevano di facilitare l'evacuazione e ha acconsentito a fornire l'assistenza necessaria". Tajani: "Ci sono ancora 140 italiani nel Paese". Fonti Palazzo Chigi: piano di emergenza per i nostri connazionali.
Sono ancora circa 140 gli italiani in Sudan che attendono di essere evacuati. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani a SkyTg24. "Stiamo lavorando per garantire la sicurezza dei nostri cittadini", ha aggiunto Tajani, "siamo in contatto per due fazioni per sostenere la tregua e il cessato il fuoco". Sui tempi dell'evacuazione, il ministro ha chiarito che "dipende dall'evolversi della situazione, sono momenti molto delicati. Il governo segue minuto per minuto" gli sviluppi.
Il ministero della Difesa italiano intanto ha fatto sapere che è pronto a partire un piano per evacuare i nostri connazionali dal Sudan. L'evacuazione, così come accade per altri Paesi occidentali, avverrà attraverso il punto di raccolta a Gibuti, tramite la rotta di Khartoum, con l'ausilio di velivoli militari. L'operazione sarà eseguita con le stesse modalità di quanto disposto in Afghanistan ma, in questo caso, riguarderà solo cittadini italiani.
"Nonostante l'annuncio di una tregua di tre giorni per l'Eid al-Fitr (la festa di fine Ramadan) sabato a Khartoum si sono intensificati gli scontri tra l'esercito sudanese e le forze di supporto rapido", i paramilitari della Rsf. Lo scrive il sito Sudan Tribune. "Sono state segnalate esplosioni e scontri nelle aree circostanti il Comando generale dell'esercito e il palazzo presidenziale di Khartoum. Gli scontri si sono poi estesi ai quartieri di Hillat Hamad, Khojaly e Arkaweet".
Giorgia Meloni, secondo fonti di Palazzo Chigi, sta seguendo l'evoluzione del conflitto in Sudan e ha tenuto una riunione con il ministro Antonio Tajani, il sottosegretario Alfredo Mantovano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone, il generale Francesco Paolo Figliuolo, responsabile del Comando operativo interforze, i responsabili dell'Unità di crisi della Farnesina e dei Servizi di Sicurezza. Durante la riunione è stata esaminata la situazione sul terreno, in contatto diretto con le unità presenti in Sudan, e predisposto un piano di emergenza per la tutela dei nostri connazionali.