L'operazione è stata effettuata da una nave militare fornita dalla Spagna, in uno sforzo coordinato al Servizio europeo d'azione esterna dell'Ue. L'Onu: "Con la guerra ridotte alla fame due milioni persone in più"
Sono stati evacuati dal Sudan 162 cittadini di Paesi dell'Ue (Italia, Francia, Germania, Austria, Svezia) e di altre nazionalità, e sono attualmente diretti in Arabia Saudita. L'evacuazione è stata effettuata da una nave militare fornita dalla Spagna in uno sforzo coordinato al Servizio europeo d'azione esterna dell'Ue. Lo rende noto il portavoce dell'Alto Rappresentante, Josep Borrell.
"Si è trattato di un'evacuazione piuttosto eccezionale, poiché la maggior parte dei cittadini dell'Ue è stata portata via dal Sudan in aereo nelle ultime due settimane", ha spiegato il portavoce.
Negli ultimi due giorni il Centro di risposta alle crisi e lo Stato maggiore dell'Ue hanno coordinato con gli Stati membri le misure necessarie per raccogliere e portare fuori i cittadini dell'Ue di cinque Stati membri, che si trovavano ancora in Sudan, a bordo della fregata spagnola Reina Sofia.
"Questa operazione è stata sostenuta anche sul campo dalle Nazioni Unite", ha aggiunto Stato, sottolineando che "dall'inizio degli scontri interni in Sudan, gli Stati membri dell'Ue hanno organizzato 32 voli di evacuazione e due evacuazioni navali, riportando a casa più di 2.400 persone provenienti da Paesi Ue ed extra Ue".
I combattimenti per il potere in Sudan tra esercito e paramilitari continuano a infuriare e potrebbero far sprofondare nella fame oltre due milioni di persone in più. È il monito lanciato dall'Onu. "Il Programma alimentare mondiale prevede che il numero di persone gravemente malnutrite salirà tra i due e i due milioni e mezzo, portando il numero totale a 19 milioni nei prossimi tre-sei mesi se il conflitto continuasse", ha affermato Farhan Haq, vice portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite.