un videogioco dell'odissea verso l'europa

SuperMario diventa un rifugiato

Un profugo siriano ha creato un videogame sulla falsa riga delle avventure del popolarissimo protagonista della saga della Nintendo: stavolta il nostro eroe deve superare la traversata verso l'Europa

12 Set 2015 - 16:33

    © da-video

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Brutti incontri, la prigione, il salto da fare da una sponda all'altra del Mediterraneo e monete e vite da recuperare per raggiungere l'ambito castello dell'Ue: l'odissea dei siriani in fuga dalla guerra diventa un videogioco. L'idea di "Mario il rifugiato" è del 29enne Samir Al-Mufti di Damasco, ora in Turchia dopo la morte di due fratelli nella guerra civile nel suo Paese. Il protagonista del viaggio virtuale fino in Europa ricalca l'idraulico italo-americano, SuperMario Bros, della Nintendo nella grafica e nello stile.

Il video mostra un profugo siriano che intraprende un pericoloso viaggio dal proprio Paese verso l'Europa, come se si trovasse nelle avventure di SuperMario. Solo che, invece, di saltellare su funghi e caverne per correre a salvare una principessa in difficoltà, "Mario il rifugiato" incontra contrabbandieri e la polizia di frontiera ostile, che vuole arrestarlo e impedirgli di raggiungere l'agognata bandiera azzurra con le 12 stelle, simbolo dell'Ue.

Il percorso virtuale ricalca quello delle centinaia di migliaia di migranti in fuga attraverso il Mediterraneo, dalla Turchia alla Grecia e poi verso l'Europa orientale per la Germania. "Molti dei miei amici sono fuggiti in Europa e parlando con loro mi è venuta l'idea del video", che sta spopolando su Youtube, ha spiegato il 29enne Samir Al-Mufti (che usa uno pseudonimo per motivi di sicurezza), rifugiato a sua volta in Turchia.

Samir è scappato anche per essersi schierato apertamente contro il regime di Bashar al-Assad, tanto che oggi utilizza il suo talento digitale realizzando video animati che prendono in giro i discorsi del leader siriano, anch'essi diventati molto popolari. "La mia voce è molto simile alla sua, ho scoperto questo dono prima della guerra e sapevo che avrei potuto approfittarne in futuro", ha raccontato alla Bbc.

E così ha fatto, promuovendo la sua battaglia di libertà attraverso un sorriso. Allo stesso modo, adesso, le divertenti peripezie di "Mario il rifugiato" accendono i riflettori nello sterminato mondo del web sul dramma dei rifugiati, che rischiano la vita ogni giorno per salvarsi dalla paura e dalla sofferenza.

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