I piccoli velivoli radiocomandati vengono testati per trasportare i campioni da laboratorio a una velocità massima di 36 chilometri orari
Nel futuro i trasporti cambieranno. Il gruppo ospedaliero Ticino Eoc e il produttore di droni americano Matternet hanno testato a Lugano, in Svizzera, una nuova forma di comunicazione tra due ospedali per il trasporto di campioni da laboratorio, attraverso un drone comandato da un app. Da metà marzo, la società di logistica Swiss Post ha effettuato più di 70 voli-test tra i due presidi, e ha annunciato che prevede di istituire un servizio regolare entro il 2018.
Non è la prima volta che i droni vengono utilizzati per il trasporto di campioni medici, infatti la società Zipline, situata nella Silicon Valley in America, utilizza una macchina artigianale per svolgere questo compito in Ruanda rurale. Ma la Posta Svizzera sostiene che questi test cominciati all'inizio del 2017 siano la prima implementazione commerciale di droni in un'area urbana. Il funzionamento di questi nelle città è particolarmente impegnativo a causa del rischio di pericoli per i civili, ma su questo si sta lavorando con l'Ufficio federale svizzero dell'aviazione civile (UFAC).
Trasportare campioni medici si è rivelato essere un utilizzo perfetto per i droni, poichè sono oggetti leggeri e urgenti da consegnare. Nel caso di Lugano, questo tipo di trasporto evita il traffico cittadino garantendo una consegna veloce. "L'uso regolare di droni tra i due ospedali diventerà all'ordine del giorno", ha detto Swiss Post in un comunicato stampa. "Un personale ospedaliero qualificato sarà in grado di preparare il drone in modo indipendente con una cassetta di sicurezza (in cui sono confezionati i campioni di laboratorio) e farlo partire con un'applicazione per smartphone. Il drone volerà poi autonomamente lungo il percorso predefinito per la sua destinazione, dove la scatola sarà ricevuta da un altro membro del personale."
I droni sono realizzati dalla società americana Matternet, hanno una capacità di carico fino a due chilogrammi, un'autonomia di 20 chilometri e una velocità massima di 36 chilometri all'ora (10 metri al secondo). Dei sensori a infrarossi vengono utilizzati per guidare il loro decollo e atterraggio, e in caso di emergenza, i droni hanno un paracadute incorporato per assicurare una caduta sicura.