"L'Italia dovrebbe ringraziarmi per quello che ho investito in questo Paese. Per migliorare qui servirebbe una dittatura temporanea"
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Dopo che il suo nome è spuntato tra quello dei cittadini italiani con conti in Svizzera, nell'ambito del nuovo scandalo "SwissLeaks", Flavio Briatore si difende e rilancia: "Dovrebbero darmi una medaglia e ringraziarmi per tutto quello che ho investito in Italia". Un primo chiarimento era già arrivato lunedì in una nota in cui si spiegava che Briatore "non è residente in Italia da oltre 25 anni e dunque non soggetto alle leggi del Fisco italiano".
Ora, sulle pagine de Il Giorno, arriva lo sfogo dell'imprenditore. "Avevo i conti in Svizzera, in perfetta regola, per alcune mie attività svolte altrove, tipo i contratti dei piloti, eccetera. Mai nascosto niente a nessuno. E se servissero ulteriori delucidazioni sono pronto a fornirle".
In Italia servirebbe una "dittatura temporanea" - A pochi giorni dall'annuncio del suo nuovo progetto, una compagnia aerea con voli da e per la Sardegna, Briatore torna a sottolineare il suo impegno nel nostro Paese: "Io un po' di quattrini li ho pure portati in Italia, sebbene notoriamente non sia un paradiso per chi deve investire". La soluzione per migliorare "l'eterno disagio tricolore"? "Una dittatura temporanea - spiega -. Chi vince le elezioni deve poter realizzare il suo programma senza impicci e impacci. Alla fine i cittadini giudicheranno".