Pechino "giustifica" le manovre come risposta alle provocazioni da parte di Taipei con le collusioni con "forze straniere"
A Taiwan la tensione politica non cala dopo che il Comando del teatro orientale dell'Esercito popolare di liberazione cinese ha lanciato nuovi pattugliamenti aerei e marittimi congiunti ed esercitazioni militari della marina e dell'aeronautica intorno all'isola. Una manovra militare che ha scatenato l'ira di Taiwan che ha condannato con forza. L'esercitazione è arrivata in concomitanza con lo scalo negli Stati Uniti da parte della vicepresidente taiwanese William Lai.
Il ministero della Difesa di Taipei, si legge nella nota, "condanna fermamente questo comportamento irrazionale e provocatorio, e invierà forze adeguate per rispondere ad esso al fine di difendere la libertà, la democrazia e la sovranità di Taiwan". E la questione Cina è stato anche al centro del summit, definito "storico" da Joe Biden, avvenuto a Camp David. Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud hanno stretto un'alleanza di sicurezza proprio per fronteggiare l'egemonia cinese e la pericolosità della Corea del Nord.
Il governo di Taiwan afferma di aver rilevato 42 incursioni di aerei da guerra cinesi nella sua zona di difesa aerea da quando Pechino ha annunciato il lancio di esercitazioni militari. "Abbiamo rilevato successivamente 42 incursioni", ha dichiarato il ministero della Difesa dell'isola in una nota, aggiungendo che 8 navi cinesi hanno collaborato alle manovre. Tra queste incursioni, 26 aerei da guerra hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan, ha detto il ministero. Il ministero taiwanese ha affermato che "l'esercito nazionale sta monitorando e utilizzando metodi di ricognizione per controllare rigorosamente" la situazione, aggiungendo di aver inviato aerei e navi.
Da parte di Pechino, invece, è giunta la "spiegazione" secondo cui le pattuglie le esercitazioni servono come severo monito alla collusione dei separatisti "indipendentisti di Taiwan" con elementi stranieri e le loro provocazioni, ha affermato il portavoce del comando Shi Yi. Le manovre hanno lo scopo di addestrare il coordinamento di navi e aerei militari e la loro capacità di prendere il controllo degli spazi aerei e marittimi, ha spiegato Shi sottolineando che sarà messa alla prova la capacità delle forze armate di operare in condizioni di combattimento reali.
"Lo svolgimento di un'esercitazione militare sotto falso pretesto non solo non contribuisce alla pace e alla stabilità nello Stretto di Taiwan, ma evidenzia anche la mentalità militarista cinese e conferma la natura egemonica dell'espansione militare" di Pechino, si legge in un comunicato del dicastero di Taipei.
William Lai si è fermato a New York e San Francisco dopo una visita in Paraguay, una delle poche nazioni che riconosce ufficialmente Taiwan. Questo viaggio ha suscitato le ire della Cina, che si oppone a qualsiasi contatto ufficiale tra i paesi occidentali l'isola taiwanese, che considera una sua provincia. Pechino ritiene che tali contatti legittimino le autorità di Taipei e minano le sue pretese di sovranità su Taiwan. Washington aveva invitato alla calma sul viaggio di Lai, che secondo le autorità taiwanesi era solo di "transito" sul suolo americano per recarsi in Paraguay e assistere all'investitura del presidente eletto Santiago Peña. Ma un funzionario dell'ufficio del Partito comunista cinese incaricato delle questioni di Taiwan ha "condannato fermamente" il viaggio di Lai definendolo "un'ulteriore provocazione" per "rafforzare la collusione con gli Stati Uniti".